Sfratti bloccati per sette mesi

Il governo apre altri 138 cantieri: in arrivo opere per tremila miliardi Il governo apre altri 138 cantieri: in arrivo opere per tremila miliardi Sfratti bloccati per sette mesi Ma slitta ancora la riforma degli affitti ROMA. Prorogato di altri sette mesi il blocco degli sfratti in scadenza il 30 giugno prossimo. Con un decreto legge il governo ha infatti reiterato il regime con cui le commissioni prefettizie attualmente graduano gli sfratti, che secondo il Sunia interessano oltre un milione di famiglie. Il provvedimento si è reso necessario anche per il fallimento del tentativo di emanare, entro fine mese, una riforma organica delle locazioni da parte del Parlamento. Il blocco degli sfratti, dunque, scadrà il 31 gennaio del '98 e sarà 1'«ultima proroga», garantisce Paolo Costa, ministro dei Lavori pubblici. Al suo posto dovrebbe arrivare l'attesa riforma delle locazioni che il governo, fallita la mediazione della commissione Ambiente della Camera, affinerà nel corso del confronto sul Welfare con i sindacati e presenterà a stretto giro di posta al Parlamento. «Abbiamo deciso di mantenere il regime attuale - ha spiegato ancora il ministro - per dare il tempo di quadrare il cerchio delle situazioni. Così si potrà tener conto dei vincoli di bilancio in attesa della finanziaria, della legge Zagatti, delle conclusioni del confronto sindacale sul Welfare e delle indicazioni del Dpef. E' utile e necessario che la disci- plina degli affitti sia trattata in maniera concertata». La traccia di provvedimento che il governo sottoporrà al confronto con le parti sociali ricalcherà ovviamente il capitolo «casa» del Dpef. Si orienterà, dunque, pur continuando ad agevolare l'acquisto della prima casa, verso «quella quota delle famiglie in affitto che non è in grado di soddisfare il proprio bisogno abitativo in locazione ai prezzi oggi prevalenti». «Per la fascia più debole delle famiglie va confermato - si legge - il ruolo strategico del patrimonio pubblico. Per le famiglie che, pur trovandosi nelle condizioni di averne titolo, non possano accedere agli alloggi pubblici, si può immaginare, per il periodo in cui questa carenza di offerta permane, di provvedere con misure fiscali o a carattere compensativo». Soddisfatti per la proroga i sindacati degli mquilini, ma rilanciano a gran voce la riforma del mercato delle locazioni. «Non daremo nessuna tregua al governo e al Parlamento fino a quando non verrà approvata la legge sulle locazioni. Se il governo ed il ministro Costa - dice Luigi Pallotta, segretario generale del Sunia - pensano di azzerare il lavoro portato avanti fino ad oggi sulla riforma degli affitti, sbagliano i conti. Ogni ipotesi di liberalizzazione senza regole prosegue - avrà la più netta opposizione del Sunia e degli inquilini». Elementi indispensabili della riforma - secondo il Sunia devono essere la contrattazione collettiva per dare regole e calmierare il mercato, gli incentivi e gh sgravi fiscali, la lotta all'evasione fiscale e al mercato nero. Decisamente negativo, il giudizio della Confedilizia che oggi, nelle principali città italiane, terrà volantinaggi contro il ritorno ad un equo canone «surrettizio» che «alcune organizzazioni vorrebbero imporre a governo e Parlamento per ritagliarsi spazi corporativi». E mentre sula casa è scontro, il governo apre altri cantieri: 138 opere per un valore di oltre 3mila miliardi. Le opere sono indicate in tre elenchi stilati dal ministro Costa. In testa alla classifica regionale del valore delle opere da completare, la Calabria, per la quale sono stati individuati lavori bloccati pei' 885 miliardi e 420 milioni. Seguono la Sicilia (573 miliardi e 246 milioni) e la Campania (364 miliardi e 576 milioni). Nessuna opera, invece, in Liguria, nelle Marche e in Val d'Aosta. [r. e. s.] Il ministro dei Lavori pubblici Paolo Costa

Persone citate: Luigi Pallotta, Paolo Costa, Zagatti

Luoghi citati: Calabria, Campania, Liguria, Marche, Roma, Sicilia, Val D'aosta