« E' una sofferenza senza fine »

«Mia figlia vuole incontrare il capo della polizia per sapere i nomi degli altri killer» « ¥ una sofferenza senza fine » // marito di Silvia Ruotolo: in questa città non si possono raccontare fiabe a lieto fine NAPOLI. E' trascorsa una settimana da quel terribile 11 giugno, quando Silvia Ruotolo cadde sul marciapiede della salita Arenella, colpita a morte da un gruppo di camorristi che stava affrontando gli uomini di una banda rivale. Sono trascorsi sette giorni e lui, Lorenzo Clemente, il marito della vittima, non riesce a darsi pace. Nemmeno ora che la polizia ha arrestato uno dei presunti killer: «Devono prenderli tutti, solo allora sarà fatta giustizia. Chiedo a coloro che sanno di aiutare la polizia a trovare gli altri assassini», dice. Riesce a parlare di quello che è accaduto con i suoi figli, Francesco e Alessandra? «Solo se mi chiedono di farlo. Alessandra (10 anni, ndr) è una bambina molto matura per la sua età e con lei si può parlare come fra due persone adulte. Soffre molto. All'esame di quinta elementare ha fatto un tema che ha definito «fantastico»: parla di un gambero che vorrebbe tanto andare avanti, verso il futuro, invece di procedere a ritroso come tutti gli animali come lui. Anche Francesco (5 anni, ndr) mi preoccupa molto. Ieri sera mi ha chiesto se davvero la mamma fosse salita su una stella. Gli ho risposto di sì, e allora lui si è rivolto alla sorella e le ha detto: "Guarda quella stella rossa: lì c'è la mamma". "Le stelle sono bianche", lo ha corretto Alessandra. "No, quella è rossa", ha insistito Francesco». Quanto la sta aiutando la solidarietà dei napoletani? «La gente di questa città è molto vicina sia a me che ai bambini. Sento che il suo dolore è forte e sincero, a prescindere dalle manifestazioni formali di cordoglio. L'ho detto il giorno dei funerali di Silvia e lo ripeto oggi: nonostante tutto non riesco a odiare questa città, perché spero che un giorno si possa vivere qui da uomini liberi». E' vero che sua figlia Alessandra ha chiesto di incontrare il capo della polizia? «Sì. Vuole incontrarlo perché ha bisogno di sapere». Che cosa? «I nomi di tutti gli assassini della madre. Chiede che vengano arrestati e che sia fatta giustizia». La spirale della violenza sembra inarrestabile: martedì pomeriggio una donna è stata ridotta in fin di vita da due rapinatori... «Sì, si continua a soffrire. Purtroppo su Napoli non si può raccontare nessuna fiaba a lieto fine». [f. mil.] «Mia figlia vuole incontrare il capo della polizia per sapere i nomi degli altri killer»

Persone citate: Lorenzo Clemente, Silvia Ruotolo

Luoghi citati: Napoli