Bus nel canale per un sorpasso. Brindisi: quattro morti e undici feriti

Bus nel canale, per un sorpasso L'autista: ho perso il controllo del mezzo per evitare di scontrarmi con un'automobile Bus nel canale, per un sorpasso Brindisi: quattro morti e undici i feriti BRINDISI. E' rimasto per qualche istante in bilico tra l'asfalto e il guard-rail, poi l'autobus si è inclinato sul lato destro, ha divelto il parapetto ed è caduto di sotto. Un volo di tre metri. E giù in un canale per l'irrigazione. Quattro i morti, undici i feriti. Hanno perduto la vita due uomini e due donne, è rimasto ferito anche l'autista del bus. Ha spiegato di avere perso il controllo per evitare di scontrarsi con un'auto che l'aveva sorpassato. Ma quando ha sterzato a destra, non è più riuscito a mettere in carreggiata il pullman. E' accaduto tra Brindisi e San Vito dei Normanni, poco prima delle 13 di ieri. L'autobus «141» della Stp, la Società dei trasporti pubblici, percorreva più volte al giorno la stessa strada. Quando c'è scuola, trasporta in prevalenza studenti. Anche ieri i passeggeri, quindici in tutto, erano saliti in gran parte a San Vito dei Normanni e molti di loro dovevano raggiungere l'ospedale Di Summa, in città, per andare a trovare amici e parenti o più semplicemente perché ci lavorano. Uno dei passeggèri, un ragazzino, andava al Di Summa per trovare un amico ricoverato, in gravi condizioni. Insieme erano stati coinvolti in un incidente stradale in moto. Qui, all'ospedale di Brindisi, ora sono stati ricoverati i feriti. E raccontano i momenti tragici: «Siamo partiti alle 12,35 da San Vito dei Normanni - racconta una donna - e ad un tratto abbiamo sentito la sterzata, poi il volo, il botto. Tanti lamenti intorno a me, il sangue». Non rimane che il ricordo dei pochi secondi in cui è avvenuto tutto. Se l'autista, Michele Urso, 59 anni, trent'anni di servizio e ancora otto mesi di lavoro prima di andare in pensione, è il vero, unico testimone, i passeggeri superstiti non possono che raccontare quei pochi istanti di terrore prima dell'impatto. Le urla, il terrore, il botto. Poi le ambulanze, la corsa in ospedale. Le vittime sono Gemma Annunziata, 26 anni, Vittoria Di Pierre, di 70, Elena Marra, di 64, Giovanni De Carlo, di 67. Tra i feriti, due sono ricoverati nel reparto di Rianimazione: Vincenzo Lo Martire e Giuseppe Semeraro. Un altro, Angelo Sbano, è sotto osservazione. Non corrono pericoli Rosaria D'Agnano, Angela Zenone, Francesco Urso, Angela Bello, Caterina Francavilla, Antonia Scatigna e Maria Colluto. Questo l'elenco come la polizia l'ha diffuso ieri, dopo la tragedia. Sull'asfalto della statale 16, a 10 chilometri da Brindisi, non sono rimaste neppure le tracce dei pneumatici. Perché l'autobus non ha frenato. Ha superato il solito dosso, imboccato la solita discesa lunga un centinaio di metri, e qui, attraversando il ponte del canale Reale, è avvenuto l'incidente. Secondo quanto ha raccontato l'autista, una vettura che percorreva il medesimo senso di marcia - direzione Brindisi - ha sorpassato il bus. Lui ha temuto che potesse esserci un impatto, ha sterzato a destra mettendo la fiancata del mezzo e le due ruote sul ciglio della strada. Ha camminato così, instabilmente, per qualche decina di metri. E i passeggeri non hanno avvertito che uno strattone e poi sono volati di sotto, quando l'autobus, sbattendoci con¬ tro violentemente, ha buttato giù il guard-rail. Il bus azzurro è precipitato, un volo di poco più di tre metri, e si è coricato sul fianco destro nel canale melmoso. Il silenzio successivo all'impatto è stato interrotto dall'arrivo dei primi soccorritori, gli automobilisti che attraversavano la statale 16 e hanno visto la scena dell'incidente. Ma per loro era difficile, impossibile tirar fuori dal bus i feriti. Solo quando sono arrivati polizia stradale, carabinieri e vigili del fuoco i feriti sono stati soccorsi. I superstiti sono stati tirati fuori dal bus dopo che i vigili del fuoco hanno tagliato le lamiere. I soccorritori hanno quindi recuperato i corpi delle vittime e controllato l'abitacolo per accertarsi che non vi fossero altri feriti sotto i sedili. La magistratura ha aperto un'inchiesta e l'autista del bus è stato già raggiunto da un avviso di garanzia per omicidio plurimo colposo. Tonio Aitino E' rimasto in bilico sul parapetto poi dopo un volo di tre metri è finito in acqua Il mezzo utilizzato dai pendolari Due immagini della sciagura: quattro persone hanno perso la vita

Luoghi citati: Brindisi, San Vito Dei Normanni