Truffa della Sanità, 400 medici nei guai di R. Cri.

Truffa della Sanità, 400 medici nei guai I giudici: «Vagheremo ogni posizione». Dichiarata fallita la clinica a Vìgevano di Longostrevi Truffa della Sanità, 400 medici nei guai Identificati dalla Finanza, scattano gli interrogatori MILANO. Sono circa quattrocento i medici che hanno preso denaro dal professor Poggi Longostrevi per «gonfiare» le impegnative e che ora sono iscritti nel registro degli indagati. I nomi dei medici erano stati forniti ai magistrati da Santa Scoccimarro, Franca Cuccione e Pietro Gallo, rispettivamente contabile, segretaria e fattorino del centro di medicina nucleare. La guardia di finanza ha terminato di identificare tutti i medici che, in questi giorni, sono stati convocati al comando di via Fabio Filzi e che ora verranno tutti interrogati. II pm Sandro Raimondi ha precisato che i professionisti identificati e ora iscritti nel registro degli indagati sono solo quelli che avrebbero percepito denaro: «ora - ha spiegato il magistrato - vagheremo ogni singola posizione. I professionisti identificati sono solo quelli che hanno preso i soldi e non i regalini di Natale». Per ora la procura della Repubblica ai medici arrestati ha contestato i reati di corruzione, truffa ai danni del ser- vizio sanitario nazionale e concorso esterno in associazione per delinquere, i medesimi reati che dovrebbero essere contestati a quelli identificati. I magistrati Prete e Raimondi hanno sentito per tre óre e mezza Rosalia Zanca, moglie di Poggi Longostrevi che, secondo quanto si è appreso, ha risposto a tutte le domande, fornendo tra l'altro numerosi elementi di riscontro. E' «marginale» secondo la procura, invece, la posizione di Fabrizio Poggi Longostrevi, figlio del medico-manager, interrogato nei giorni scorsi in qualità di indagato. Sabato scorso, assistito dall'avvocato Salvatore Lo Giudice, Fabrizio Poggi Longostrevi si è presentato spontaneamente e ha raccontato che tra il 21 e il 22 maggio scorso si è recato alla filiale Credit du nord a Montecarlo per depositare su un conto i 12 mila franchi francesi (circa 4 milioni di lire) che aveva avuto dal padre. Oggi i magistrati che conducono l'inchiesta sullo scandalo della sanità a Milano interrogheranno in carcere i propagandisti del centro di medicina nucleare, mentre il gip Enrico Tranfa dovrebbe decidere sull'istanza di scarcerazione presentata dai legali di Poggi Longostrevi. Per ora la procura non ha dato alcun parere, ma il gip potrebbe decidere ugualmente. Prosegue invece lo sciopero della fame della dottoressa Ivana Celano, che si proclama innocente e che, anzi ritiene di essere vittima di un raggiro: «Sulla posizione della Celano - ha dichiarato però il pm Raimondi - siamo assolutamente certi. Abbiamo i riscontri che ci ha fornito Arcangelo Dinoi». Intanto la casa di cura Beato Matteo di Vigevano, di proprietà del professor Giuseppe Poggi Longostrevi, coinvolto nell'inchiesta sulla truffa alla sanità, è stata dichiarata fallita dal tribunale di Vigevano. [r. cri.]

Luoghi citati: Milano, Montecarlo, Vigevano