L'orrore in franchi svizzeri. La Bbc accusa: lo prova il mercurio delle otturazioni presente nell'oro di Fabio Galvano
La Bbc accusa: lo prova il mercurio delle otturazioni presente nell'oro La Bbc accusa: lo prova il mercurio delle otturazioni presente nell'oro I/orrore in franchi svineri «Fatti coi denti degli ebrei» LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Bellissime monete d'oro da 20 franchi svizzeri, lucenti, tradizionale regalo di battesimo per i bambini della Confederazione. Ma fatte, secondo la denuncia di un documentario della Bbc, con i denti d'oro dell'Olocausto. Gli autori del programma, che andrà in onda questa sera, ammettono di non avere «prove incontrovertibili»; ma sostengono anche di avere molto più di «qualche forte sospetto». Sulla base di documenti bancari trovati in Svizzera dal produttore Christopher Olgiati, e che secondo la Bbc forniscono «per la prima volta la verità sul ruolo della Svizzera nella seconda guerra mondiale», si afferma infatti che esami di laboratorio hanno rivelato quella vera orrenda natura delle monete coniate nel 1945 e nel 1946. All'Università della California sono stati svolti test laser sulle monete di varie date. Quelle coniate prima della guerra avevano un contenuto di mercurio di 40 parti per milione. Le monete sospette, quelle che si ritengono coniate alla fine della guerra con l'oro nazista, hanno rivelato un contenuto di mercurio di dieci volte più alto. Improbabile, afferma il rapporto dei laboratori dell'università, che ciò sia dovuto a diversi metodi di estrazione del metallo prezioso. La possibi¬ le spiegazione, agghiacciante, è che i più alti livelli di mercurio fossero la traccia dell'amalgama usato per le otturazioni dentarie delle vittime dell'Olocausto. «In quel periodo - spiega Tim Shaw, professore di mineralogia - non ci sono stati sviluppi tecnologici, quindi nessun motivo per cui il contenuto di mercurio dovesse differire in modo significativo dalla media degli anni precedenti». La Svizzera tace. L'ambasciatore elvetico a Londra, Francois Nordmann, si trincera dietro lo scudo del «no comment», anche se poi precisa che l'inchiesta sull'oro nazista, da parte di una commissione con ampi poteri la cui creazione è di per sé prova di un atteggiamento «molto nuovo e molto sincero», «andrà a fondo dell'intera questione». «Quello che inizialmente ci ha sorpreso ha detto ieri David Marks, coproduttore del documentario che s'intitola «Banking on Murder» - è che per qualche oscuro motivo il governo svizzero dell'epoca aveva deciso di imprimere la data del 1935 sulle monete coniate fra il 1945 e il 1946». Sorpresa, curiosità, sospetto. Fino alla scoperta, attraverso documenti della banca centrale conservati negli archivi nazionali svizzeri, di quello che la Bbc ora illustra come un preciso «intento di ingannare». I documenti, si spiega, esprimevano esplicitamente «il dub¬ bio che monete d'oro con la data del 1945 avrebbero incontrato i favori del mercato». Una data tragica? O fin da allora il sospetto che qualcuno sapesse o immaginasse l'origine di quell'oro? Abbastanza, in ogni caso, per fare affermare alla Bbc di avere trovato «prove conclusive di collusione svizzera con la Germania nazista». L'accusa alla Confederazione è chiara: «Ha tratto profitto dal terrore e dalla guerra». I suoi «finanzieri senza scrupoli», si afferma, hanno rivelato «un angolo scuro del comportamento umano». Che cosa accadde in quegli anni bui? Secondo il documentario della Bbc, destinato a riattizzare polemiche e ad aprire un capitolo tragico e soprattutto scomodo per le autorità bancarie elvetiche, l'oro raccolto nei campi di sterminio veniva portato a Berlino e fuso con l'oro dei saccheggi nazisti nei Paesi occupati. Veniva riciclato con la semplice stampigliatura, sui lingotti, di date false. «Questo lo rendeva abbastanza "pulito" per le esigenze degli operatori svizzeri», ha spiegato Greville Janner, deputato britannico e presidente dell'Holocaust Educational Trust: «Potevano rivendere l'oro, come non avrebbero potuto fare se si fosse saputo che era nazista, raccolto durante la guerra». Fabio Galvano
Persone citate: Christopher Olgiati, David Marks, Francois Nordmann, Tim Shaw
Luoghi citati: Berlino, California, Germania, Londra, Svizzera
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