La pace olandese fa bene alla lira di Bruno Gianotti

La pace olandese fa bene alla lira La pace olandese fa bene alla lira Ma la Borsa ha paura della stretta monetaria MELANO. L'Europa spinge l'acceleratore dei mercati finanziari e l'America frena. La conseguenza è stata un'altra impennata dei Btp e della lira che è tornata sui brillanti livelli di gennaio ed è arrivata alla chiusura sulla quota di 977,78 per un marco, mentre la Borsa ha chiuso in leggera perdita (con un meno 0,29 per l'indice Mibtel). Da una parte c'era l'euforia per il compromesso Francia-Germania raggiunto ad Amsterdam sull'Euro, dall'altra l'ennesimo segnale dell'ottimo stato di salute dell'economia americana: i dati sulla produzione industriale, pubblicati nel pomeriggio e risultati in rialzo oltre le più rosee produzioni. La lira, che aveva aperto intorno alla quota di 981 per marco, ha toccato durante la giornata un massimo di 977,50, un livello che non si vedeva da sei mesi. Sul mercato a termine, i contratti Future sui titoli Btp alO anni hanno toccato un nuovo record storico a 132,67 con un minimo a 132,14 e con un differenziale con il rendimento del Bund tedesco sceso intorno 130 punti. Meno felice la giornata in Borsa, perché le notizie in arrivo dagli Usa fanno temere, nel momento di maggiore potenza della «locomotiva» americana, una stretta monetaria, un rincaro del costo del denaro, hanno generato una serie di vendite che ha trascinato in basso quotazioni e indici generali. A condizionare negativamente il mercato italiano è stata anche l'apertura in decisa perdita di Wall Street. Nell'ultima mezz ora di lavoro però la situazione è un poco migliorata. Ora l'attenzione degli operatori è tutta concentrata sul prossimo futuro della moneta italiana: sono divisi tra chi è pronto a scommettere su nuovi giorni di gloria, almeno sui livelli di ieri e chi giu¬ dica il rafforzamento troppo elevato, prevedendo una rapida discesa dei cambi nei prossimi giorni, favorita anche dalle incertezze economiche di Roma e dalla situazione politica legata alla Bicamerale. Di certo c'è il ritrovato interesse degli stranieri per i titoli di Stato italiani che tornano a dare rendimenti, come i titoli spagnoli, superiori alla media europea (il future Btp si è apprezzato di 0,88 centesimi in due sedute). Il mercato, comunque, dovrebbe crescere grazie ai toni smorzati che sta assumendo il dibattito sull'Europa. Anche l'Italia vede sfumare la grossa polemica sullo Stato assistenziale, con i sindacati pronti a discutere le proposte del governo, in un momento in cui l'inflazione sta calando. Bruno Gianotti

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