In una valigia i sogni dell'infanzia

In una valigia i sogni dell'infanzia Si sono conclusi gli incontri ispirati a «Popoli, Musiche, Multiculture» In una valigia i sogni dell'infanzia Successo al «Museo Regionale di Scienze Naturali» Si sono conclusi gli incontri ispirati a «Popoli, Musiche, Multiculture» realizzati dalle Associazioni «Kreisler» e «Zauberflòte» nella singolare sede del «Museo regionale di Scienze naturali». Curioso sfondo, che dava la possibilità al pubblico di visitare la mostra «Primates - Noi e le scimmie» aperta fino a tarda serata in concomitanza con i concerti. L'ultimo incontro, «L'histoire de Babar, le petit éléphant» con le sue amiche scimmie, il suo branco, i giorni felici dell'infanzia trascorsa nella foresta, è sta- to oltremodo consono alle rievocazioni ambientali proposte dalla mostra. Come tanta letteratura musicale destinata ai bambini ma in realtà non facile per loro da comprendere e tantomeno da eseguire, anche il testo di Jean de Brunhoff musicato da Poulenc negli Anni Quaranta (da cui è stato tratto il balletto «Adage et Variations» è ironicamente impegnativo anche per gli adulti. Voce recitante, Fabio Rizzio è arrivato con una vecchia valigia e pochi oggetti nello stile di un clochard parigino e ha piacevol- mente intercalato, in traduzione italiana, gli interventi pianistici di Gianluigi Bruera che deve la sua formazione a Maria Golia. Pienamente a suo agio in questo tipo di repertorio, Bruera ha dato enfasi alle sonorità spiccate, agli accenti drammatici, ai percorsi descrìttivi tipicamente «parigini» anche nella fantasiosa foresta. Quel misto di distacco divertito, di dolcezza e ironia, di teatralità ma anche di soffuso intimismo, è stato reso da Bruera con incisiva chiarezza nei continui scarti emo¬ tivi. Veniva in mente Paul Valéry quando, a proposito di La Fontaine diceva: «Persino colui che intende descrivere un sogno ha il dovere di essere infinitamente sveglio...». Dopo «Babar», Rizzio e Bruera hanno ancora fatto ascoltare la singolare «Oloturia» da «Fossili disseccati» e, gradita sorpresa, una pagina nuova per noi. Da La Fontaine, Xander Hunfeld ha infatti tratto «La morte e il boscaiolo» in cui testo e musica si succedono in due sezioni distinte. Bruera si è infine accomiatato da un uditorio soddisfatto per il piacevole ascolto di lavori, spesso più citati che eseguiti, con un «Omaggio» di Poulenc a Edith Piaf. Aurora Blardone Edith Piaf: Gianluigi Bruera ha eseguito anche IVOmaggio» di Poulenc a Edith Piaf