«In balia di drogati e spacciatori»

Lettera-esposto alle autorità dei residenti in via Rattazzi dopo le ultime violenze Lettera-esposto alle autorità dei residenti in via Rattazzi dopo le ultime violenze «In balia di drogali e spacciatori» Sos da piazza Carlo Felice Dopo l'emergenza Murazzi e quella di Lungo Po Machiavelli, si apre ora il fronte di piazza Carlo Felice e delle vie laterali: una lettera-esposto dei residenti in via Rattazzi arriverà in questi giorni alla Procura, al Commissariato di via Verdi, al prefetto e al sindaco. «Con la presente - si legge nella lettera -, noi sottoscritti residenti e/o esercenti di via Rattazzi denunciamo la situazione insostenibile, legata allo spaccio di droga ed ai fenomeni connessi che, nella nostra via e in quelle limitrofe, si è recentemente aggravata, anche in seguito al maggior controllo effettuato nella adiacente zona di San Salvano». Segue la descrizione dello spettacolo quotidiano offerto a residenti e passanti: «Lo spaccio e il consumo di droga sono ormai esercitati a tutte le ore e sotto gli occhi di tutti, mentre case, androni, scale, marciapiedi antistanti agli esercizi commerciali sono occupati e imbrattati di sangue, deiezioni varie, siringhe e cocci di bottiglie frantumate che creano disgusto ed occasioni di reale pericolo per tutti». Quindi, la richieste. La prima: «Che le forze dell'ordine facciano verifiche dei luoghi a maggior rischio e controlli costanti, intervenendo con rigore per ripristinare le dovute condizioni di sicurezza e legalità. La seconda: «Che le istituzioni si facciano carico dei propri doveri, tra i quali c'è quello di as- sicurare ai cittadini le condizioni per una convivenza sicura e civile». Alla protesta dei residenti di via Rattazzi, una strada di poche centinaia di metri tra via Mazzini e corso Vittorio Emanuele, si aggiunge quella dei commercianti del Consorzio In Centro: «La zona attorno a Porta Nuova è a rischio - dice il presidente, Mario Martucci -. Voghamo che i giardini di piazza Carlo Febee siano recintati e chiusi nelle ore notturne. Chiediamo presidi fissi di polizia, che potrebbero trovare spazio nei locali di qualche negozio rimasto libero. Irifine, l'installazione di telecamere a circuito chiuso e di colonnine Sos che consentirebbero ai cittadini di essere soccorsi con tempestività in caso di aggressione». La maxi-rissa di sabato sera tra marocchini spacciatori di eroina e albanesi e romeni venditori abusivi, sarebbe quindi soltanto l'ultimo episodio che testimonia il degrado dell'area. «Non ne possiamo più - dicono i proprietari di un ristorante -. Quando arriviamo, la mattina, la prima cosa che dobbiamo fare è spazzare le siringhe che troviamo accanto alla saracinesca. Ogni giorno. Ma per loro, i drogati, non cambia nulla. Comperano la dose sotto gli occhi di tutti e si bucano pochi metri più in là». Un'altra testimonianza, anche questa ottenuta a garanzia di conservare l'anonimato, di un residente in via Rattazzi: «Approfittano di qualsiasi spazio per spacciare e piantarsi una siringa. Di pomeriggio riescono a infilarsi negli androni delle case. Ce li troviamo davanti mentre si bucano, dobbiamo scansare macchie di sangue e siringhe sporche». Un'altra voce: «Esasperato di vederli a tutte le ore nel cortile di casa, ho provato a cacciare i tossicodipendenti. Dopo qualche giorno sono arrivati due giovani, che mi haimo minacciato di morte.Ormai si sentono padroni della zona». Ieri pomeriggio la presenza dei carabinieri ha tenuto lontani extracomunitari marocchini e slavi, mentre in via Rattazzi pusher e tossicodipendenti hanno continuato la loro consueta attività: ad intervalli regolari, fornitura e consumo, tutto in dieci minuti, con «pah» pronti a segnalare presenze sospette. I consiglieri comunali Mario Borghezio e Pietro Molino, Lega Nord, hanno rivolto un'interpellanza al sindaco per sapere «quali provvedimenti si intendano prendere per contrastare la situazione», e hanno proposto la chiusura del giardino di piazza Carlo Febee «con la cancellata originaria». Marco Sartorelli Gli esercenti della zona chiedono la chiusura di notte dei giardini e presidi fìssi di polizia Un giovane viene soccorso dopo una crisi da droga Gran parte di spacciatori e consumatori si sono spostati da un po' di tempo verso la zona di Porta Nuova in particolare nei giardini di piazza Carlo Felice Nelle vicinanze di Porta Nuova sono centinaia i giovani che ogni giorno bighellonano vivendo di espedienti Scappano all'arrivo di polizia e carabinieri ma tornano quando se ne vanno

Persone citate: Marco Sartorelli, Mario Borghezio, Mario Martucci, Pietro Molino

Luoghi citati: Lungo Po Machiavelli