«Il Palazzo della Moda può rilanciare Torino» di Enzo Bacarani

«Il Palano della Moda può rilanciare Torino» «Il Palano della Moda può rilanciare Torino» La struttura sorgerà nella zona Nord-Est «Vogliamo coinvolgere tutti nel progetto» Enzo Ghigo Conto alla rovescia per il Palazzo della Moda. Ieri gli ideatori del progetto, i rappresentanti dell'Usarci (l'Unione dei sindacati degli agenti e rappresentanti italiani) di Torino, hanno fatto il punto della situazione. Il Palazzo della Moda, una megastruttura riservata agli operatori del settore moda che si doterà di tutti i servizi (albergo a quattro stelle, ristorante, banca), sta sorgendo su 27 mila metri quadrati nella zona Nord-Est della città, in un'area lungo la Stura, adiacente al parco dell'Arrivore. Si tratta, in sostanza, di una scommessa su Torino. Ieri l'Usarci, per la prima volta, ha presentato questa sfida ai commercianti e agli agenti di commercio, ma nella sede di Torino Incontra (il centro congressi della Camera di commercio) erano presenti anche il presidente della giunta regionale, Enzo Ghigo, e l'assessore al Lavoro del Comune, Bruno Torresin. A testimonianza di una partecipazione da parte del settore pubblico all'iniziativa che tende a rilanciare Torino nel settore moda. Spiega Antonello Marzolla, segretario degli agenti di commercio torinesi: «Voghamo coinvolgere la città in questa nostra iniziativa. Riteniamo di poter ridare entusiasmo a tutti gli operatori commerciali. Stiamo riportando la moda a Torino, questa è la verità, senza togliere nulla a quanto Milano ha conquistato finora». A che punto è la situazione? «Nel maggio del prossimo anno sarà completata la prima struttura e siamo molto soddisfatti, anche dall'atteggiamento assunto dagli enti pubblici». Infatti il presidente della Regione, Ghigo, nel corso dell'incontro ha sottolineato come il Piemonte intenda pei'correre la strada della terziarizzazione, senza tuttavia tralasciare il mondo imprenditoriale. L'Usarci, per bocca del suo presidente nazionale, l'ex arbitro di calcio Lorenzo Righetti, ha mostrato di apprezzare l'interessamento delle istituzioni pubbliche (anche se agli inizi dell'operazione c'erano state alcune incomprensioni, soprattutto con il Comune). L'assessore'al Lavoro del Comune, Torresin, ha assicurato il proprio interessamento e quello dell'assessore all'Urbanistica, Franco Corsico, affinché il progetto non incontri sul suo cammino imprevisti ostacoli. «Perché - sostiene Marzolla - noi vogliamo fare qualcosa per Torino, la città dove è nata la moda. Il nostro centro sarà un punto di riferimento per tutti gli operatori del settore. Non vogliamo rubare nulla a nessuno, ma vogliamo dare un contributo alla città, una città che ha bisogno di recuperare una parte di quanto ha perduto nel passato. Torino potrà così commercializzare, vendere in tempo reale quanto viene presentato nelle sfilate di Milano». Il Palazzo della Moda sorgerà su un'area di 27 mila metri quadrati per un investimento di 120 miliardi. Sono previsti un centro uffici, un albergo a quattro stelle (probabilmente della catena Novotel), un centro servizi con uffici amministrativi, agenzie bancarie, servizi di noleggio vetture e furgoni, ristorante, bar, zone ricreative. Enzo Bacarani Enzo Ghigo

Persone citate: Antonello Marzolla, Bruno Torresin, Enzo Ghigo, Franco Corsico, Ghigo, Lorenzo Righetti, Marzolla, Torresin