SCHUMI. «La mia Ferrari è pronta a volare»

Le migliorie previste all'assetto della vettura di Maranello aumentano la fiducia del pilota tedesco Le migliorie previste all'assetto della vettura di Maranello aumentano la fiducia del pilota tedesco «La mia Ferrari è pronta a volare» MONTREAL DAL NOSTRO INVIATO Michael Schumacher è scappato a tutta velocità dal circuito con la moglie Corinna. Aveva fretta di arrivare a Colonia per recuperare la figlioletta Gina Maria dai nonni, di fare un salto nella sua casa di Ginevra e poi puntare direttamente su Magny Cours dove stamane s'inizia una tre giorni di prove della Ferrari. Non sapeva che dopo la gara i commissari sportivi avevano tentato di fare lo sgambetto a lui e alla scuderia di Maranello. Il delegato tecnico della Fia aveva presentato un rapporto sostenendo che sulla vettura n. 5 (quella del vincitore del GP del Canada) erano stati utilizzati 31 pneumatici invece dei 28 consentiti dal regolamento. Se fosse stato vero, la Ferrari sarebbe stata squalificata. Dopo un attimo di sbandamento però il ds Stefano Domenicali si è accorto dell'inghippo. Era sbagliata la relazione fornita dai commissari addetti alla identificazione delle gomme. E così la direzione di corsa ha archiviato la denuncia, perché il fatto non sussisteva. Ignaro, nel suo viaggio cullato dal sibilo lussuoso di un jet privato da 40 miliardi, il tedesco ha certamente meditato sulla gara vinta, sull'incidente di Panis e sul futuro. Pensieri che Schumi, prima di partire, aveva già esternato. «Sono stato fortunato? - aveva chiesto, dandosi la risposta -. Non so. Forse ho solo pareggiato con alcune occasioni perdute. La mia vettura all'inizio andava forte, quando le gomme funzionavano. Poi hanno cominciato a darmi dei problemi. Cosa che del resto è capitata anche a Coulthard. Se lo scozzese non avesse dovuto praticare una sosta imprevista per cambiare i pneumatici, con tutta probabilità non avrebbe rotto la frizione. E avrebbe vinto, perché era in testa e la sua McLaren andava molto forte». La Ferrari comunque ha mostrato progressi. «Questo è vero. Però manca ancora qualcosa, la consistenza in tutti i circuiti. Temo molto i due che dovremo affrontare prossimamente: Magny Cours e Silverstone. Nei test che avevamo fatto era stato un mezzo disastro. Che potrebbe anche ripetersi». E' per questo motivo che non si parla di Mondiale? «Anche. In verità è troppo presto. Restcrin ancora 10, forse 11 gare. Può succedere di tutto. I nostri rivali sono molto agguerriti, pur tirando qualche colpo a vuoto. Mi ha impressionato l'uscita di pista di ViUeneuve. Un pilota bravo come lui...». Il canadese non è stato il solo ad avere un incidente. «Lo so. E' finito contro le protezioni anche mio fratello Ralf. L'ho sentito, era furioso. Sulla sua vettura si e afflosciato uno pneumatico per una foratura. Ero molto agitato per Panis. Poi mi hanno detto che non correva pericoli. Noi piloti dobbiamo farci sentire. Come associazione lavoriamo per la sicurezza. Ma abbiamo solo un ruolo consultivo. Bisogna vigilare, stare attenti per evitare al massimo i rischi». Uno dei discorsi ricorrenti riguarda sempre le gomme. «Questo è uno dei problemi, ma mi pare che sia più tecnico e agonistico. La Goodyear ci ha fornito gomme migliori di quelle che avevamo in Spagna. Tuttavia non basta anco ra. Avete visto come si deteriorano quando si tenta di forzare». Il perché è presto spiegato: la Casa americana per controbattere la concorrenza della Bridgestone, soprattutto nelle qualificazioni, ha realizzato pneumatici morbidissimi, e poiché è obbligatorio utiliz¬ zare le stesse gomme in gara, ecco sorgere le difficoltà. Che hanno colpito un po' tutti. Intanto alla Ferrari sono in arrivo novità importanti. «C'è un buon programma di sviluppo - ha detto Schumi -. Dai dati che abbiamo dalla galleria del vento, dovremmo avere, in teoria, un miglioramento di mezzo secondo al giro. Sarebbe un bel passo avanti per lottare con la Williams e respingere gli attacchi di McLaren, Benetton e Jordan. Ma non possiamo avere certezze. Siamo in testa nelle classifiche del campionato, dovremo pri¬ ma difenderci e poi cercare di replicare ai rivali». A Magny Cours in questi giorni, con due vetture guidate da Schumacher e Irvine, la Ferrari svolgerà un programma intenso. Test sulle gomme slick scolpite per il prossimo anno (bisogna pensare per tempo alla vettura '98). messa a punto dell'assetto per il GP di Francia, prove di durata del motore «barradue» con la speranza di poterlo promuovere per la gara del 29 giugno, collaudi di nuovi particolari meccanici e aerodinamici. Il tempo corre: venerdì 27 Villeneuve comincerà a costruire la sua rivincita. Cristiano Chiavegato Finisce nel nulla un'errata denuncia contro la Rossa per il numero di pneumatici usati nel vittorioso G.P. del Canada Il problema delle gomme al centro delle discussioni: «Erano migliori che in Spagna ma si deteriorano troppo in fretta» La stretta di mano fra il vincitore Michael Schumacher (a sinistra) e Giancarlo Fisichella, terzo, sul podio del Gran Premio del Canada Il grafico mostra com'è migliorata la posizione dei piloti Ferrari dopo 7 Grand Prix nei Mondiali '90

Luoghi citati: Canada, Francia, Ginevra, Maranello, Silverstone, Spagna