«Nuovi esuberi in banca» di Francesco Bullo

Nei prossimi anni superato lo stock dei 30-40 mila previsti Nei prossimi anni superato lo stock dei 30-40 mila previsti «Nuovi esuberi in banco» L'allarme da Assicredito ROMA. Troppi dipendenti e troppo costosi. Questo il «nodo» tuttora irrisolto del sistema creditizio italiano, sostengono i banchieri. Non solo. I nostri istituti continuano a perdere colpi nei confronti della concorrenza dei maggiori Paesi europei. Un esempio? Il cassiere, da noi, guadagna 68,5 milioni l'anno, cifra inferiore soltanto a quella di un collega francese (69 milioni); in termini di retribuzione netta, poi, l'italiano (34,9 milioni) è sopravanzato solo dal bancario svizzero (45,2 milioni). Questo, in sintesi, quanto emerge dal «Rapporto Assicredito '97: retribuzioni e costo del lavoro nelle banche italiane ed europee». Ma c'è dell'altro. Dopo aver smaltito l'attuale stock di «eccedenze» (l'Abi le valuta tra i 30 e i 40 mila addetti) ce ne saranno ancora «alcune migliaia» che nei prossimi anni interesseranno il sistema bancario, la gran parte delle quali costituita da persone giovani, ben lontano dalla pensione (35-40 anni). «Il problema degli esuberi ha spiegato Luigi Prosperetti, presidente della Commissione informazione del Cnel e uno degli estensori del rapporto Assicredito - va inquadrato in un contesto internazionale, visto che l'Italia è l'unico Paese al mondo in cui ancora non so- no state affrontate le eccedenze di personale, tra le prime cause dell'alto costo del lavoro». Per Prosperetti negli anni a venire «si registrerà presumibilmente un numero rilevante di ulteriori eccedenze, alcune decine di migliaia ancora, dovuto in gran parte all'innovazione tecnologica e che ha spiegato - riguarderà personale anche di 35-40 anni, lontano dalla pensione, per il quale non basteranno soluzioni come quella dello "scivolo" o del Fondo, ma che andrà ricollocato nel mondo del lavoro con strumenti volti alla formazione e alla riqualificazione». Il rapporto indica poi che in Italia il costo medio del personale bancario nel '95 si è attestato sui 111 milioni di lire, più basso che in Francia e in Germania, «ma il nostro Paese - ha spiegato Prosperetti - è l'unico in cui negli ultimi anni non si è ancora imboccato un trend discendente». Grava sul costo del lavoro anche il cuneo fiscale e contributivo, che in Italia è «tra i più penalizzanti»: per ogni 1000 lire percepite dal lavoratore, infatti, l'azienda sostiene un costo complessivo di 1960 lire. Sull'andamento occupazionale il Rapporto Assicredito rileva che per la prima volta nel '95 le assunzioni «tradizionali» a tempo indeterminato sono state meno della metà del totale, con una rilevante crescita dei contratti di formazione-lavoro (24,5%) e «a termine» (24,1%). Le assunzioni «part time» sono state dell'1,5%, ma l'Assicredito sottolinea che complessivamente sono cresciute negli ultimi dieci anni dallo 0,9 al 3,7 per cento. Aumenta, infine, la presenza femminile (cinque donne assunte ogni sei che lasciano il posto di lavoro), mentre per il turn over maschile si registrano quattro assunti ogni cinque in uscita. Francesco Bullo

Persone citate: Luigi Prosperetti, Prosperetti

Luoghi citati: Francia, Germania, Italia, Roma