«Tony ha mentito»

«Tony ha mentito» «Tony ha mentito» Londra, un piano «segreto» per privatizzare il metrò LONDRA. Sinistra laborista e conservatori di Gran Bretagna sono uniti dallo sdegno dopo la rivelazione di un piano del governo per privatizzare la metropolitana di Londra, che il partito di Blair aveva escluso durante la campagna elettorale. La rivelazione si basa su un documento stilato dal vice premier e ministro dei Trasporti John Prescott finito, non si sa come, nelle mani di un giornalista della Bbc. Nel documento si delinea un piano di privatizzazione basato su una formula di collaborazione tra i settori pubblico e privato, dove «i privati saranno gli azionisti di maggioranza». Prescott ha denunciato il furto del documento definendo fuori misura le eclatanti anticipazioni della Bbc e garantendo che «non ci sarà alcuna privatizzazione all'ingrosso». Per la Bbc non c'è stata esagerazione: il documento è classificato «urgente» e il suo contenuto è corroborato da altre carte, come una lettera di Prescott al contabile di Stato in cui si parla della privatizzazione. La sinistra tradizionale urla al «tradimento» dei princìpi sociali del laborismo. Un pamphlet dai toni insolitamente liberali diffuso ieri dalla Fabian Society, gruppo intellettuale da sempre molto influente sulla dirigenza laborista, ha ulteriormente allarmato la sinistra. Il documento mette l'accento sulla necessità di stimolare la crescita, ricordando che negli ultimi 15 anni essa si è basata sull'espansione dei servizi. Di qui l'invito a migliorare i servizi sottolineando la necessità di soluzioni efficienti, ipotizzando la privatizzazione delle poste e, addirittura, un piano generale di deregolamentazione. Certo è che la privatizzazione del metrò di Londra sa molto di Prescott, fautore dei trasporti pubblici «integrati», come ama dire, e nemico dell'auto al punto che sta persino studiando una «tassa per la congestione del traffico» da imporre agli automobilisti. Su suo suggerimento la laborista Glenda Jackson ha presentato ieri un piano per generalizzare l'offerta di trasporto per le biciclette sulle maggiori tratte ferroviarie. La tassa sulla congestione del traffico, stando al quotidiano «Express», è solo la prima di una serie che il ministro delle Finanze Gordon Brown dovrà imporre per coprire il buco creato nella finanza pubblica dal passato governo conservatore e finora occultato truccando i conti. Tutti dovranno contribuire al contenimento delle spese. Primi fra tutti gli immigrati il cui numero Londra intende ridurre, irrigidendo i controlli alle frontiere e le procedure per le richieste di asilo. Lo scopo, per il «Daily Telegraph», è dimezzare il numero degli immigranti illegali o dei finti rifugiati che pesano sui conti pubblici, mandandone a casa subito almeno cinquantamila. [Ansa]

Persone citate: Glenda Jackson, Gordon Brown, John Prescott

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra