La Stasi arruolò i «bambini di Hitler» di Emanuele Novazio

Figli di donne norvegesi o francesi potevano ottenere un passaporto occidentale GERMANIA Figli di donne norvegesi o francesi potevano ottenere un passaporto occidentale La Stasi arruolò i «bambini di Hitler» Nati da unioni pilotate «tra ariani», usati come spie BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Bambini del Fùhrer e della Stasi», titola la copertina dello Spiegel, e non è una stravaganza: in Germania e in altri Paesi occidentali vivono ancora migliaia di «uomini doppi», spie comuniste «clonate» dagli «originali» nazisti. I servizi segreti della Ddr, rivelano documenti ritrovati negli archivi di Berlino che il settimanale pubblica in esclusiva, sfruttarono infatti una delle più perverse eredità hitleriane, il cosiddetto Lebensborn: il progetto ideato da Heinrich Himmler per «arianizzare» la popolazione del Reich, attraverso l'unione pianificata fra «perfetti esemplari della razza» e donne, anche straniere, che offrivano sufficienti garanzie di «purezza». Un obiettivo parallelo era il trasferimento forzato in asili speciali tedeschi di bambini stranieri dalle spiccate caratteristiche «ario-germaniche»: per fornir loro un apprendimento e un'educazione se¬ condo i principi del nazionalsocialismo, e trasformarli in «fedeli soldati del Fùhrer». Fra il 1935, quando il progetto venne avviato, e la fine della guerra la Germania acquistò almeno undicimila «figli del Lebensborn». Hitler - piuttosto scettico all'inizio davanti agli entusiasmi di Himmler si convinse in fretta, e manifestò apertamente la propria soddisfazione per il «dovere» al quale si sottoponevano le truppe d'elite del Reich, e le SS, fecondando donne straniere «per il bene della razza ariana». Soprattutto in Norvegia i risultati furono soddisfacenti: quel Paese nordico forniva infatti assolute garanzie di «purezza», argomentavano gli uomini di Himmler, essendo gli abitanti discendenti diretti dei Vichinghi. Quattrocentomila soldati tedeschi furono dunque cinicamente esortati a «fare il maggior numero di figli possibile» in Norvegia, al solo scopo di trasferirli in Germania. Appena costituita, nel dopoguerra, la Ddr capì di avere a disposizione un patri¬ monio enorme: dal momento che molti «figli del Lebensborn» vivevano in territorio orientale, si chiesero i dirigenti comunisti, perché non reclutarli nei servizi segreti dell'Est? Il vantaggio c'era, e consistente: pur essendo cittadini della Ddr, quelle spie potenziali erano nate infatti all'Ovest (in Norvegia, ma anche in Francia o in Belgio). Potevano dunque legittimamente ottenere un passaporto occidentale, ed essere infiltrati nella Repubblica federale o in altri «Paesi capitalisti». Dal momento però che il loro numero si rivelò insufficiente, gli uomini della Stasi - i servizi segreti della Ddr - crearono un esercito di «uomini doppi». Rubarono cioè la loro identità e la ricucirono su agenti di casa: i documenti ritrovati a Berlino provano la «clonazione» di migliaia di persone, che fino alla fine degli Anni 70 vennero in filtrate in Occidente, e che ancora oggi hanno inconsapevoli «copie». Emanuele Novazio

Persone citate: Heinrich Himmler, Himmler, Hitler