Tangenti sugli aiuti all'Albania

Tangenti sugli aiuti glKAlbania Tangenti sugli aiuti glKAlbania La Corte dei conti accusa De Michelis ROMA. C'è qualcuno che ha fatto la «cresta» sugli aiuti inviati all'Albania nei primi anni '90, consistenti nell'invio di generi alimentari e prodotti farmaceutici: è quanto afferma la Corte dei conti, che ha citato a giudizio (la data dell'udienza non è stata ancora fissata) l'ex ministro degli Affari Esteri, Gianni De Michelis, per le procedure seguite nell'aggiudicazione di una commessa ad una ditta, che non era stata sottoposta alle verifiche previste dalla legislazione antimafia, e che successivamente era anche fallita. Il presunto danno erariale che la procura regionale della Corte dei conti del Lazio contesta all'ex ministro (l'atto di citazione è firmato dal procuratore Paolo Maddalena) è di 90 milioni di lire. Sono però accusate le modalità seguite a cavallo degli anni 1991-1992 per affidare le forniture alla ditta in questione, senza «il preventivo espletamento di procedure selettive». L'impresa che si era aggiudicata la commessa - la «Levant co» - è stata giudicata infatti, in base alle indagini penali condotte sul suo conto, «scarsamente affidabile e inadempiente». Sotto accusa, le forniture all'Albania di carne di pollo a costo maggiorato rispetto a quello «spuntabile» sul mercato. La Corte parla di intese con la ditta che sarebbero state perfezionate nel corso di «colloqui conviviali» e si riserva di quantificare il danno all'erario - che potrebbe essere «di maggiore en¬ tità» rispetto a quello per ora contestato - attraverso una consulenza tecnico-economica. Intanto, in Albania (è stata decisa la data delle elezioni, fissata il 29 giugno) continuano gli scontri a fuoco. Un attentato con un* cadaverebomba è avvenuto nella città di Mirdita, nell'estrema Albania settentrionale. Lo riferiscono fonti locali. Il macabro episodio ha avuto per vittima un giovane di 28 anni, ucciso, e tre suoi parenti, rimasti gravemente feriti. Il primo a cadere sotto i colpi dei killer è stato Zef Ndoj, falciato da raffiche di mitra pare per una questione di interessi. A questo punto è scattata la seconda parte del piano criminale. Sotto il cadavere del giovane i killer hanno piazzato una granata alla quale è stata tolta la sicura e innescata la spoletta. Dopo essersi allontanati sono sopraggiunti tre familiari di Ndoj che, inconsapevoli del rischio in agguato, hanno sollevato il corpo per riportarlo in casa. La bomba è esplosa e i tre sono rimasti gravemente feriti. Nella sua dinamica appare un attentato senza precedenti. Nella città meridionale di Kucova quattro persone sono rimaste uccise in diverse sparatorie. A Librazhd una banda armata ha aperto il fuoco su un pulmino che non si è fermato al loro alt e uno dei passeggeri è morto mentre altri cinque sono rimasti feriti. Vendetta infine a Lushnja: Zenel Gjoliku, 50 anni, è stato ucciso per un accoltellamento da lui compiuto 12 anni fa. [Ansa]

Persone citate: De Michelis, Gianni De Michelis, Levant, Ndoj, Paolo Maddalena, Zenel Gjoliku

Luoghi citati: Albania, Lazio, Librazhd, Roma