Treu: la rottamazione va bene

Treu: la rottamazione va bene Treu: la rottamazione va bene «Positivi i risultati raggiunti» I sindacati chiedono garanzie ROMA. Sulla proroga degli incentivi per la rottamazione delle auto il governo «deve ancora riflettere», sostiene il ministro del Lavoro Tiziano Treu, ma finora il risultato raggiunto «è stato positivo». «Per la proroga vedremo - ha detto Treu -, dobbiamo ancora riflettere. Abbiamo comunque da riordinare tutto il settore e per questo abbiamo una delega con il ministro dell'Industria. Gli incentivi e i trasferimenti alle imprese, sia pubbliche che private, costano molto - ha proseguito -, dobbiamo ancora discutere. Con le auto comunque - ha aggiunto - non è andata male. Avevamo previsto che non sarebbero state operazioni in perdita e che avremmo recuperato gli anticipi e così è stato». Un primo giudizio positivo, quello del ministro, che suona come un'indiretta risposta alle affermazioni di Cesare Romiti e Paolo Cantarella ieri all'assemblea della Fiat. «Capisco le preoccupazioni della Fiat: il problema è come uscire dagli incentivi per l'auto nella maniera più indolore. Se si tolgono dalla sera alla mattina credo che non vi siano altre soluzioni che quelle paventate dall'amministratore delegato della Fiat», commenta il presidente della Confindustria, Giorgio Fossa. Per Fossa «non bisogna bloccare gb incentivi dalla mattina alla sera. In altri Paesi qualcuno ne è uscito bene, come la Spagna, altri male, come la Francia. Chi li ha voluti bloccare ha poi fatto cadere il settore in una pesante crisi. Speriamo che questo non av¬ venga in Italia. Bisogna quindi uscire in modo graduale. Spetta al governo decidere, ma io sono dell'idea che nel medio termine sarebbe interessante trovare soluzioni che tocchino tutti i settori». Contrario all'idea di estendere gli incentivi per l'auto ad altri settori, ma non ad un'uscita «graduale», è invece il segretario della Cgil Sergio Cofferati: «Lo trovo difficile, non credo che sia una pratica da estendere. Il problema, semmai, è quello di definire un'uscita graduale dagli incentivi per l'auto, in modo che non ci sia un arresto traumatico con conseguenze negative sull'occupazione». Attacca invece Cantarella il segretario nazionale della Uilm, Roberto Di Maulo: «Ci pare grave e fuori luogo minacciare la cassa integrazione cig in mancanza di proroga» degli incentivi. La Fiom piemontese chiede infine alla Fiat garanzie per l'occupazione. La richiesta è contenuta in una nota del segretario regionale Giorgio Cremaschi che indica tre priorità: affrontare «immediatamente la questione delle strategie produttive sia rispetto all'auto, sia rispetto agli altri settori strategici del gruppo, per le quali è necessario sin d'ora guardare oltre le scadenze degli incentivi»; ottenere «un impegno esplicito della Fiat a mantenere integro l'attuale insediamento industriale in Piemonte e in Italia»; «la totale conferma dei 2 mila lavoratori assunti a tempo determinato a seguito degli incentivi auto». [r. e. s.]

Persone citate: Cesare Romiti, Giorgio Cremaschi, Giorgio Fossa, Paolo Cantarella, Roberto Di Maulo, Sergio Cofferati, Tiziano Treu, Treu

Luoghi citati: Francia, Italia, Piemonte, Roma, Spagna