Tedeschi addio, all'lri c'è Gros-Pietro
Tre anni per vendere tutto Cambio di guardia al vertice della holding. E' passata la linea Prodi. Sarà l'ultimo presidente Tedeschi addio, all'lri c'è Gros-Pietro Tre anni per vendere tutto ROMA.Un nuovo presidente. Ma anche l'ultimo. Gian Maria GrosPietro guiderà Tiri per i prossimi tre anni. Poi, nell'estate 2000, il vecchio glorioso Istituto per la ricostruzione industriale non dovrà esistere più. Decidendo di sostituire Michele Tedeschi con Gros-Pietro, che insegna economia industriale a Torino, il governo di Romano Prodi ha infatti chiesto di accompagnare l'In verso una... dolce morte al nuovo consiglio di amministrazione composto da Piero Barucci, Patrizio Bianchi (esordienti al posto di Antonio Urciuoli e Enrico Zanelli), Piero Gnudi, Mario Draghi, Roberto Tana e Alberto Tripi (confermati). Con una nota, il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi (che detiene il 100% del gruppo), fa sapere che il mandato affidato «è di portare avanti le privatizzazioni e le liquidazioni delle società che fanno capo all'lri con l'impegno di concluderle e di procedere alla cessazione delle attività dell'istituto entro il termine del triennio». In pratica in tre anni devono essere vendute, fino a esaurimento, Autostrade, Aeroporti di Roma, Alitalia, Finmeccanica, Fiumare, Fincantieri e una quota di minoranza della Banca di Roma e devono escre completate le liquidazioni di Uva e Intecna. Si apre poi un problema Rai: in teoria anche l'azienda radiotelevisiva, posseduta al 99% dall'Ili, dovrebbe essere venduta come consentito da un referendum. Ma sarà davvero privatizzata anche la Rai? Gros-Pietro diventa ufficialmente presidente oggi alle 12, quando si riunirà l'assemblea in seconda convocazione. Ma Prodi, Ciampi e il ministro dell'Industria Pierluigi Bersani hanno fatto conoscere ieri la scelta per chiudere le polemiche all'interno del governo e fuori esplose per il rinnovo del vertice dell'Ili e all'origine del rinvio dell'assemblea per le nomine prevista per venerdì 13. Lo scontro ha riguardato il nome del presidente: Prodi è sembrato favorevole alla conferma di Tedeschi giunto a fine mandato, Ciampi si è adoperato per la sostituzione. E c'è stata tensione sul ruolo del numero uno: Tedeschi ha annunciato l'indisponibilità al dimezzamento dei poteri; il governo ha studiato (e gli avrebbe riproposte sabato) una limitazione con l'affiancamento di un vice. Quest'ultima soluzione, benché non confermata, potrebbe essere realizzata. Potrebbe diventare consigliere delegato o vicepresidente con la delega per gli aspetti tecnici delle privatizzazioni Gnudi, commercialista e bolognese come Prodi con il quale esce spesso in bicicletta. Incarichi del genere devono essere attribuiti dal nuovo consi glio. Tedeschi sembra quindi pagare la determinazione ma anche la di versità di opinioni emersa a volte rispetto a Draghi, il consigliere che è direttore generale del Tesoro, Tedeschi ha sostenuto che il dimezzamento non avrebbe avuto senso nel caso di giudizio positivo sul suo operato e che sarebbe stato più logico sostituirlo. Prima del passaggio dall'Ili al Tesoro, il pre sidente uscente si è opposto alla divisione delle attività della Stet che sarebbe stata caldeggiata al ministero. Tedeschi ha anche proposto di affidare all'lri, esaurite le privatizzazioni, compiti di sostegno all'industria, ma il progetto non è stato sposato dal governo. Con la nomina di Gros-Pietro c'è però, come sollecitato da Bersani interprete di un'esigenza posta dal pds, una maggiore attenzione per la politica industriale rispetto agli aspetti finanziari delle privatizza zioni. Fra l'altro, Gros-Pietro è un consigliere di Bersani: da tre mesi fa parte, insieme al neoconsigliere Bianchi, del comitato per le politiche industriali istituito dal ministro. Gros-Pietro ha qualcosa in comune con Prodi. E non solo per la materia di insegnamento: economia industriale quella di Gros-Pietro, economia politica industriale quella del capo del governo. Il professore che guiderà Tiri è inoltre vicepresidente del comitato scientifico del centro di ricerche Nomisma che è stato diretto e fondato da Prodi. A Nomisma il governo ha attinto in particolar modo: Bianchi, che entra nel consiglio Iri, è presidente del comitato scientifico. Consigliere di Bersani, Gros-Pietro fa però parte anche del comitato tecnico per le privatizzazioni guidato da Draghi dove fu nominato dal governo Berlusconi. Bianchi è stato consigliere comunale del pei a Ferrara. Barucci è stato ministro del Tesoro nei governi Amato e Ciampi. Fra i confermati, Tripi è politicamente legato a Prodi e ha diretto la Centrale del latte di Roma; Tana è gradito ad Alleanza nazionale, ma ha avuto molti incarichi all'lri dove Prodi (quando era presidente) lo nominò in aziende come Italtel e Cementir. Roberto Ippolito In consiglio entrano anche Barucci e Bianchi (Nomisma) COSA CE' m CASSAFORTE .. HA GUIDATO L'IRI^ (TUTTI (PRESIDENTIDAL 1933) anni presidente 1933-39 Alberto Beneduie 1939-43 Francesco Giordoni mi-vk Alberto Agnini/^rr 1945 Leopordo Piccardi (JTT .1946 Roberto Einaudi (ci 1946-47 Giuseppa farotore "T" ■ mimwh 1947-48 Imbriani Lonao fc.) I9s?^5_Jsjdor^nFrH 1956-60 AldoFMQ.HT~1960-79 Giuseppe Petrilli ~ 1979J^2_PietroS^~ [98Wjy Romano Pròdi 1989-93 Ironcojghn; Michele Tedeschi
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