Protesta ambientalista alla Biennale di Venezia di R. Cri.

Protesta ambientalista alla Biennale di Venezia E' stata contestata l'esposizione di un toro vivo Protesta ambientalista alla Biennale di Venezia VENEZIA. Protesta ambientalista all'inaugurazione della Biennale per l'esposizione in una mostra contigua di un toro vivo. Le rimostranze degli ambientalisti hanno preso di mira l'azione di due artisti belgi che hanno esibito l'animale, «sorta di scultura genetica - hanno detto - frutto di trent'anni di manipolazione», all'interno di uno spazio gestito dal Club Media Belgium. La performance, che vede i due artisti intervistare al microfono il toro (ieri poi l'animale è stato rispedito in Belgio), si intitola «From Lascaux to Cyberbull». L'azione, ha detto il portavoce dei due artisti belgi, evidenzia «le problematiche della comunicazione: tema della Biennale è il rapporto tra futuro, presente e passato, ma il futuro è già adesso. Il toro, infatti, per l'abnorme massa muscolare e i garretti troppo sottili, non può essere ulteriormente manipolato». Il vice presidente del Consiglio Walter Veltroni, che era presente alla cerimonia di consegna dei premi, si è detto d'accordo con le proteste ambientaliste: «Ogni cosa però deve essere verificata» ha precisato. Anche il sindaco di Venezia Massimo Cacciari ha detto che «se si sono verificati maltrattamenti, esiste una legge e vanno denunciati». Sempre, durante la consegna dei premi, c'è stata la «performance» di Pipilotti, che ha raggiunto il palco strisciando sui gradini, poi il lungo applauso ad Agnes Martin, che ha a lungo posato per i fotografi. Qualche protesta aveva sollevato nei giorni scorsi la presenza di 180 piccioni impagliati (per alcuni provenienti da piazza San Marco, per altri «abbattuti dai guardacaccia»), nonché le congiunzioni erotiche di un performer russo con un cane. [r. cri.]

Persone citate: Agnes Martin, Massimo Cacciari, Walter Veltroni

Luoghi citati: Belgio, Venezia