La pace muore a Hebron di Aldo Baquis

La folla palestinese assalta il centro dei coloni, Israele accusa Arafat: soffia sul fuoco La folla palestinese assalta il centro dei coloni, Israele accusa Arafat: soffia sul fuoco la pace muore a Hebron Secondo giorno di scontri: 15 feriti TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Centinaia di palestinesi hanno tentato ieri per il secondo giorno consecutivo di dare l'assalto a Hebron (Cisgiordania) al Beit Hadassah, una palazzina dove vivono asserragliate alcune famiglie di coloni ebrei. «Abbiamo la sensazione di essere come in guerra»,ha affermato uno dei coloni, Aharon Granot, mentre l'edificio veniva bersagliato da una decina di bottiglie incendiarie. Le autorità militari israeliane sono sul chi vive, nella persuasione che una nuova fiammata di violenze stia per esplodere in tutti i Territori. Ieri il premier Benyamin Netanyhau ne ha imputato la responsabilità sull'Autorità nazionale palestinese «che indirizza le proteste popolari a fini politici». D leader dell'Olp Yasser Arafat ha respinto seccamente le accuse e ricevendo ad Al Bireh (Cisgiordania) l'ex premier laborista Shimon Peres ha accusato Netanyahu di aver degradato a tal punto la situazione da rendere inevitabili le manifestazioni di protesta. I servizi di sicurezza israeliani accusano l'Anp di non aver tentato di arginare le dimostrazioni dei giorni scorsi a Gaza e a Hebron. I servizi di sicurezza palestinesi, da parte loro, hanno arrestato a Tulkarem (Cisgiordania) una giovane donna che in apparenza progettava un attentato suicida e stanno dando la caccia a Gaza a Muhammed Dief, il comandante del braccio armato di Hamas. Per ore la casbah di Hebron è stata sconvolta da disordini mentre gruppi di dimostranti attaccavano a ondate - ccn sassi, sbarre di ferro, blocchi di cemento e bottiglie incendiarie - il Beit Hadassah, simbolo della presenza israeliana in città. Nella battaglia, tredici di¬ mostranti e due militari sono rimasti feriti. Ieri Netanyahu ha accusato l'Anp di aver violato a più riprese gli accordi del gennaio scorso sul ritiro parziale da Hebron dislocando nel settore autonomo della città 1500 agenti (invece dei pattuiti 400) e armando gli agenti dei servizi segreti palestinesi con micidiali mitragliette di tipo Skorpion. Sul piano interno Netanyahu ha conseguito ieri una importante vittoria quando la Corte Suprema ha respinto cinque ricorsi che chiedevano la sua mCTiminazione in seguito alla scandalo politico-giudiziario di Hebrongate. Le residue speranze dei laboristi di abbattere il governo nazionalista si sono frantumate quando i giudici hanno stabilito che «non era irragionevole» la decisione della magistratura di scagionare per mancanza di prove sia Netanyahu sia il ministro della Gustizia Zani Hanegby. Entrambi erano stati sospettati di abuso di potere nella scelta di un nuovo consigliere legale del governo, nel gennaio scorso. Fra due settimane i laboristi e una associazione che auspica «un buon governo» scenderanno in piazza a Tel Aviv per esigere le dimissioni di Netanyahu ed elezioni anticipate. «Sarà una manifestazione di portata storica»,ha previsto con ostentato ottimismo Igal Goren, uno degli organizzatori. Il dopo-Hebrongate si manifesterà dunque non in Parlamento ma nelle piazze. Ma più che l'indignazione delle sinistra Netanyahu deve prendere in considerazione la crescente collera delle masse degli ebrei sefarditi (ossia mediorientali) che si riconoscono nel partito ortodosso Shas (membro della coalizione di governo) e che ritengono che il suo leader Arie Deri - di cui la magistratura ha chiesto recriminazione - sia la vera vittima politi¬ ca dello scandalo. Nelle settimane scorse i seguaci di Shas hanno organizzato due grandi manifestazioni a Gerusalemme, una delle quali è degenerata e ha portato alla breve occupazione - senza precedenti nel suo genere - della sede della Corte Suprema. Persuasi che i giudici ashkenaziti (di estrazione europea) perseguitino Shas per puro rancore etnico, i dimostranti hanno coniugato nei loro cartelli il nome di Deri con quello di Alfred Dreyfus. Aldo Baquis Hebrongate, la Corte Suprema respinge i ricorsi per l'incriminazione di Netanyahu Un soldato israeliano soccorre un commilitone ferito a Hebron