Il raggio che ferma i missili di Piero Bianucci

Il raggio che ferma i missili Il raggio che ferma i missili Torna in versione ridotta il progetto «guerre stellari» Asei anni dalla Guerra del Golfo, il Pentagono, cioè il ministero della Difesa americano, non ha certo dimenticato l'incubo dei razzi «Scud» lanciati da Saddam Hussein contro Israele e contro le basi dell'esercito Usa e dei loro alleati in Arabia Saudita. C'è molta preoccupazione, anzi, per il crescente numero di Paesi in possesso di missili balistici di teatro. Oggi sono una ventina, con circa diecimila vettori e un arsenale di testate convenzionali, chimiche, batteriologiche. E alcuni hanno la tecnologia per costruire bombe atomiche. Come fronteggiare la minaccia? Abbandonato con la fine della guerra fredda il progetto di «scudo spaziale», gli Stati Uniti hanno dato il via allo sviluppo e alla costruzione di un'arma rivoluzionaria che, sia pure con obiettivi meno ambiziosi, ne ricalca le orme: un potente cannone laser. Montato su uno speciale Boeing 747, permetterà di distruggere i missili subito dopo il lancio. Il sistema, chiamato Abl (sigla di airborne laser, cioè laser volante), verrà realizzato per conto dell'Air Force da un tem composto da Boeing, Lockheed Martin e Twr, con un investimento di un miliardo 100 mila dollari, 1700 miliardi di lire. Nella decisione ha pesato non poco l'esperienza della Guerra del Golfo. Allora, per difendersi dagli attacchi degli «Scud», vennero impiegate batterie di missili «Patriot»: presentati come quasi infallibili, ottennero in realtà risultati modesti. Il «Patriot», d'altronde, è nato come sistema antiaereo e colpire missili balistici è un'altra cosa. Secondo i programmi, l'Air Force riceverà sette Boeing 747 Abl. Grazie all'autonomia Un Boeing 747-400 avrà a bordo un laser anti-razzo Un investimento del Pentagono da 1700 miliardi intercontinentale, potranno raggiungere in poche ore l'area di una crisi internazionale, stendendo un ombrello a protezione dei possibili obiettivi di un attacco. Volando in circolo a 12 mila metri di quota, questi aerei potranno scoprire il lancio di missili a centinaia di chilometri di distanza e seguirne la traiettoria con un sensore a infrarossi realizzato dalla Lockheed Martin. Il sistema di puntamento, sempre della Lockheed, indirizzerà con precisione sul bersaglio il raggio del laser ad alta energia, distruggendo il missile durante l'ascesa, nella fase del volo in cui è più vulnerabile, mentre si trova ancora sul territorio del Paese aggressore e - in caso di testate multiple - prima che queste si separino. La costruzione del laser è affidata alla Trw di Cleveland, azienda che studia da anni la possibilità di impiegare fasci di luce ad alta energia per la difesa antimissile. Il prototipo risale addirittura al 1972 e venne sperimentato con successo sei anni più tardi contro un bersaglio in volo. Di recente la Trw ha realizzato due laser chimici da più di un megawatt di potenza: l'Alpha, costruito per l'Air Force con i finanzia menti stanziati per lo scudo spaziale, e il Miraci, commis sionato dalla Marina. Que st'ultimo è stato collaudato in un poligono del Nuovo Messi co, riuscendo a colpire una se rie di missili lanciati da terra E a distruggerli. Dal tam tam al telefonino a Internet LA storia delle telecomunicazioni incomincia con i falò accesi su una serie di isole attraverso il mar Egeo per annunciare la caduta di Troia dopo dieci anni di assedio e arriva alle centinaia di satelliti artificiali che a partire da quest'anno verranno lanciati per realizzare il telefonino «planetario». In mezzo troviamo il telegrafo ottico, il telegrafo.elettrico, la radio, il telefono con e senza fui, il fax, la telematica. E' questa la storia, ricca di curiosità e di aneddoti, che ci raccontano Andrea Vico e Gabriele Falciasecca in un libro per ragazzi che potranno leggere con gusto anche nonni e genitori. In più, come prevede la collana, la descrizione di ogni tecnologia è accompagnata da semplici esperimenti che i giovani lettori potranno ripetere a casa propria. Queste pagine-laboratorio sono curate con grande intelligenza pedagogica da Franco Foresta Martin, già autore di un analogo volume dedicato alla radio. Poiché si impara più facilmente e piacevolmente se, oltre a leggere, si «fa» manualmente qualcosa, il risultato didattico è assicurato. E il divertimento anche. Gabriele Falciasecca e Andrea Vico: «Dal tam tam al telefonino», Editoriale Scienza, Trieste, 128 pagine, 17.500 lire Internet, la Grande Rete, offre servizi potenzialmente utili a tutti i cittadini: chiunque può essere interessato a scambiare messaggi con 40 milioni di altri utenti, a cercare informazioni sui temi più disparati, a fare acquisti, a vedere immagini messe in rete dalla Nasa piuttosto che dagli agenti delle più celebri top model. Ma senza dubbio ci sono categorie di cittadini che di Internet si servono in modo più professionale: sono i giornalisti, gli addetti alle relazioni interne ed esterne delle aziende, i formatori^'Proprio pensando a loro hanno lavorato gli autori di queste libro.'Un manuale utilissimo in quanto fornisce una guida sicura per stare a galla nel mare di infor mazioni e di opportunità di co municazione disponibili sulla rete. Cercare e trovare notizie, valutarne l'attendibilità, predisporre pagine di informazione invitanti ed efficaci, muoversi in Internet come in una grande aula virtuale che offre nuove possibilità di apprendimento: queste le cose che gli autori ci insegnano con chiarezza e intuito del futuro. Dello stesso editore, «Inglese per Internet», pratico dizionarietto dell'esperanto telematico, e «HTML» di Roberto Boschin, con Cd-Rom, per imparare a scrivere ipertesti. Da segnalare, infine, la rivista «Telèma» della Fondazione Ugo Bordoni diretta da Ignazio Contu (via Baldassarre Castiglione 59, Roma, tel. 06548.06.104) e in particolare il numero attualmente in distribuzione, sul tema «Internet, illusioni e realtà», con contributi di Gianni Vattimo, Stefano Rodotà, Aldo Carotenuto e Tullio De Mauro. Martinengo, Pasterls, Romagnolo: «Sesto potere», Apogeo, 340 pagine, 32 mila lire Il «birdwatching», cioè l'osservazione naturalistica degli uccelli, è una attività affascinante e istruttiva ma richiede una serie di nozioni di biologia e di ornitologia, e anche la conoscenza di alcuni piccoli «trucchi». Questo libro dalle bellissime illustrazioni risponde a entrambe le esigenze. Vi insegna a praticare il birdwatching dal balcone di casa e sul campo, dandovi i consigli giusti per ogni habitat: la città, la campagna, i boschi, le zone umide, le coste, le montagne. Opera di alcuni dei maggiori esperti del settore, il volume è presentato da Marco Lambertini, direttore della Lipu, la Lega italiana per la protezione degli uccelli. Autori vari: «Birdwatching», De Agostini, 288 pagine, 59 mila lire I giornali hanno fatto molto rumore intorno a Dolly, la pecora clonata, ma non sempre hanno contribuito a chiarire le idee dei lettori sugli esperimenti di clonazione. Rimedia ora questo puntuale libretto curato dall'agenzia scientifica «Galileo». «Il caso della pecora clonata», Cuen, Napoli, 104 pagine, 10 mila lire Giancarlo Riolfo Piero Bianucci

Luoghi citati: Arabia Saudita, Cleveland, Israele, Napoli, Roma, Stati Uniti, Trieste, Usa