L'ENERGIA E LA RAGIONE

L'ENERGIA E LA RAGIONE L'ENERGIA E LA RAGIONE Come difendere l'ambiente L'USO RAZIONALE DELL' ENERGIA Mario Palazzetti, Maurizio Pallante Boringhieri L. 24.000 L'USO RAZIONALE DELL' ENERGIA Mario Palazzetti, Maurizio Pallante Boringhieri L. 24.000 A Boringhieri ha da sempre rivolto l'attenzione ai problemi dello sviluppo tecnologico e scientifico della società e l'Uso razionale dell'energia conferma la regola. Ambedue gli autori hanno una notevole esperienza tó campo energetico ed ambientale. Pallante è stato assessore all'Ambiente al Comune di Rivoli e Palazzetti da tempo opera presso il Centro Ricerche Fiat. Entrambi sono uomini di punta del Cure (Comitato per l'uso razionale dell'energia) ed il libro esprime molto bene il dibattito che si svolge da tempo al suo interno. La prima frase è: «Se ancora ha un senso provare un sentimento d'amore nei confronti dell'umanità, questo sentimento oggi non può prescindere da una estrema sollecitudine nei confronti del problema energetico». Parole sante che difficilmente verranno ascoltate dai cuori aridi dei politici. H problema energetico è assolutamente centrale nello sviluppo tecnologico e civile della società planetaria e dovrebbe avere priorità su altri problemi che pure appaiono importanti quali la salvaguardia dell'ambiente o quello dell'occupazione. Poco dopo si legge: «se i consumi energetici dei popoli non industrializzati non crescono non c'è speranza che questi possano uscire dalle condizioni di estrema indigenza in cui sono costretti a sopravvivere. Se invece crescono, è la vita della specie umana a essere messa a repentaglio». L'unica via di uscita dal dilemma è l'uso razionale dell'energia, un concetto che va distinto da quello del semplice risparmio o dalla cena al lume di candela, una leggenda metropolitana alimentata dai sostenitori dello status quo. Scopo dell'uso razionale è quello di aumentare l'efficienza nella produzione dell'energia ma anche nel suo utilizzo finale ottenendo gli stessi servizi senza sprechi inutili. Il libro è diviso in tre parti, la prima (da cui ho tratto le frasi citate) è dedicata all'etica e alla evoluzione dei consumi con particolare attenzione alla crisi degli Anni 70 e alla situazione italiana, pesantemente condizionata dalle importazioni energetiche. La seconda, più ampia, contiene una esposizione tecnica sull'energia e sui modi di produrla ed utilizzarla. La terza è rivolta al mondo politico e tocca argomenti caldi quali gli ostacoli allo sviluppo razionale dell'energia, la struttura del mercato energetico, il quadro normativo in Italia e proposte concrete di intervento anche attraverso forme contrattuali e finanziarie. La lettura è piana e scorrevole e non contiene formule né frasario tecnico: ove necessario, appaiono grafici. Al tempo stesso si dice pane al pane e si dedicano alcuni capitoli al vetriolo alle leggi che regolano la politica energetica italiana. Le inadempienze del legislatore, ma anche dell'Enea, sono molte e documentabili e tutte tese alla protezione dello status quo. Emblematico è il decreto che contiene norme per gli impianti energetici degli edifici, qualificato alla Garda Marquez come «cronaca di una nascita annunciata» ma non ancora avvenuta. Appositi uffici romani stanno accanitamente lavorando, e qui gli autori citano Orwell, per cancellare le tracce e porlo «in sonno». Può un decreto svanire nel nulla senza essere esplicitamente abrogato dal Parlamento? Nella giungla normativa italiana e nell'incrocio multiplo di interessi parrocchiali il buon senso e gli interessi del popolo escono malconci. Cardine della resistenza alla razionalizzazione energetica è il mo¬ nopolio Enel appena scalfito dalle leggi citate. Secondo fonti ufficiali il bilancio Enel è floridissimo, ma questo non è un gran merito se si considera che lavora in regime di monopolio. In una società che sj/ proclama, a torto, liberista permangono istituzioni venerande che si sottraggono ad ogni controllo e alla legge spietata ma giusta della concorrenza. Nonostante le lacune evidenti le leggi hanno avuto tuttavia un profondo impatto sul sistema energetico italiano. La cogenerazione si è sparsa a macchia d'olio fino al punto da creare problemi all'Enel che è costretto ad acquistare l'elettricità in eccedènza prodotta dai privati. L'energia nucleare ha perso competitività per le tristi vicende di Cernobil ma anche per i bassi prezzi del fossile e perché la cogenerazione raggiunge gli stessi risultati senza sollevare aspre polemiche. Tutti questi temi sono ben illustrati nel libro. Da anni si compiono cerimonie nefande quali tavole rotonde, dibattiti e congressi in cui una ibrida mescolanza di interessi produce H flatus vocis ben descritto e dettagliato da Pallante e Palazzetti. In questo panorama di occasioni mancate e di eccessiva verbosità risalta l'inquinamento normativo italiano e la lentezza del legislatore giunti ormai al livello di guardia e con danni irreversibili. Il buon senso avrebbe suggerito di por mano ad una legge energetica sin dal 1974, anno della crisi del petrolio ma si è giunti a tanto solo vent'anni dopo. Nel frattempo la nefasta istituzione del sovrapprezzo termico ha consolidato le storture del sistema aumentando ulte riormente la dipendenza energeti ca italiana dalle importazioni. l bl pIl problema energetico è importante e lo diventerà ancora di più nel futuro. Vorrei che i politici se ne rendessero conto e leggessero almeno una volta il libro di Palazzetti e Pallante per correre ai ripa ri. Temo proprio che non lo faran no e che continueranno ad occu parsi di un mondo di carta. Tullio Regge

Luoghi citati: Comune Di Rivoli, Italia