IL CONSIGLIO di Giovanni TesioUmberto Eco

IL CONSIGLIO IL CONSIGLIO di Giovanni Tesio GLI anni che lasciano il segno» sono quelli che Angelo Dina ha evocato per corrispondere ad una richiesta espressa del figlio, come racconta in uno scritto introduttivo la moglie Marina Dina, a sua volta figura di spicco nel mondo della scuola torinese degli Anni 70 e 80. Un vademecum di ricordi che raccontano con parole concrete e discrete la storia di un bambino ebreo che s'imbatte nella violenza delle leggi razziali e che diventa ragazzo attraverso le vicende di una clandestinità fortunosa e affamata. Ora, a pochi mesi dalla morte dell'autore, quegli anni sono usciti dal piccolo dialogo familiare a cui erano stati destinati per diventare un incontro aperto a tutti. Pubblicato dal Gruppo Abele con una prefazione di Vittorio Foa (pp.90, L. 22.000), il libro non racconta tanto (o soltanto) la storia familiare di un tempo di negazione, ma testimonia dell'umanissima e testarda resistenza di un uomo consapevole. In tempi di orrore economico la figura di Angelo Dina ha l'evidenza di un salutare anacronismo. Ingegnere di vista snebbiata, esperto progettista di macchine utensili, acuto studioso di organizzazione del lavoro e di innovazioni tecnologiche, sindacalista generoso, uomo semplicemente colto e gentile, il suo itinerario si tiene alla regola fondamentale dell'onestà del comprendere, che oggi finisce per apparire favolosamente fuori di chiave. E dunque tanto più raccomandabile. L'infanzia a Casale Monferrato, il trasferimento della famiglia ad Aosta, la morte della madre, l'approdo torinese e la scuola ebraica, i giochi e le iniziazioni nel quartiere industriale e operaio di Borgo San Paolo, la guerra, lo sfollamento nell'Astigiano e infine la clandestinità romana sono le tappe di una vita che arriva fino alle soglie del primo impegno politico giovanile. Ne G/i anni che lasciano il segno, in pagine che non hanno nessuna ambizione letteraria, sono i fatti a prevalere, è la memoria (non disgiunta da ironia) di un'esistenza vissuta con partecipazione e serietà. Sopra: Denis de Rougemont A fianco: Umberto Eco

Persone citate: Angelo Dina, Marina Dina, Vittorio Foa

Luoghi citati: Aosta, Borgo San Paolo, Casale Monferrato