In corteo 300 «No alla camorra» di M. N.

In corteo 300 «No alla camorra» C'erano anche i figli di Silvia Ruotolo In corteo 300 «No alla camorra» NAPOLI. «Voglio dare un bacio a tutti i bambini. Vi ringrazio». Così Lorenzo Clemente, il marito di Silvia Ruotolo, prima di scoppiare a piangere, ha voluto salutare i trecento bambini che assieme a genitori e insegnanti hanno aderito alla manifestazione di solidarietà voluta dal sindaco di Napoli, Antonio Bassolino, per dire «no» alla camorra. Con il marito di Silvia c'erano anche i figli Francesco, quattro anni, che ha assistito alla sparatoria, e Alessandra, nove. Francesco, maglietta a righe bianche e rosse e calzoncini corti, non ha ancora compreso quello che è accaduto, il papà gli ha comprato un gelato e lui lo ha mangiato con aria distratta, alla ricerca dei compagni di scuola che sono venuti per stargli vicino. Alessandra invece ha parlato con il sindaco. «Chiede giustizia per gli assassini della madre - spiega Bassolino -, è una bambina molto forte con grande dignità». Il ministro dell'Interno Giorgio Napolitano ha risposto sul quotidiano «Il Mattino» alla lettera aperta alla città di Lorenzo Clemente. «Il governo - scrive il ministro - ha negli ultimi mesi preso decisioni importanti e concrete, per rafforzare e rinnovare la direzione e i dispositivi della pubblica sicurezza a Napoli: dalla direzione della questura ai commissariati di polizia. Faremo di più». [m. n.]

Persone citate: Antonio Bassolino, Bassolino, Giorgio Napolitano, Lorenzo Clemente, Silvia Ruotolo

Luoghi citati: Napoli