Campagna elettorale a suon di bombe

Subito dopo il voto verrà avviato il «graduale rimpatrio» dei profughi dall'Italia ALBANIA Subito dopo il voto verrà avviato il «graduale rimpatrio» dei profughi dall'Italia Campagna elettorale a suon di bombe Un morto a Sentavi, scontri e barricate in tutto il Sud TIRANA. Clima ad alta tensione, in Albania, alla vigilia delle elezioni che si terranno il 29 giugno: episodi di violenza, che hanno assunto un connotato politico, sono stati registrati in tutto il Paese. In un agguato avvenuto ieri sera presso Scutari, nell'Albania settentrionale, è stato ucciso il capo di una direzione del ministero dell'Interno, Nderim Mujo, di 51 anni. Ed a Valona è esplosa una bomba che non ha provocato vittime, ma molti danni. L'ordigno è stato lanciato contro l'abitazione di Argent Grabova, responsabile cittadino della sezione del partito democratico del presidente Sali Berisha e candidato alle prossùne politiche. Una banda armata ha poi assaltato un locale di proprietà del cugino del leader, ferendo gravemente la moglie, Greta Grabova, che è morta in ospedale. Secondo fonti locali, l'abitazione del leader del Pd sarebbe circondata da uomini annati. Venerdì sera Argent Grabova aveva partecipato al comizio del presidente della repubblica nella città di Fier, a 30 chilometri da Vaio- na. Grabova aveva chiesto che venissero deposti i kalashnikov. Non si sa dove si trovi il leader del partito democratico né se egli sia ostaggio. Ci sono stati anche duri scontri tra bande, nella città meridionale albanese. Il bilancio è pesante: un giovane di 20 anni è rimasto ucciso e cinque persone ferite, colpite da raffiche di mitra. La guerriglia ha coinvolto anche la fabbrica dell'imprenditore italiano Vittorio Giaimetta di Poggiar- do (Lecce). Una banda armata ha aperto il fuoco contro la gente. Nel villaggio di Levan, vicino alla città di Fier nell'Albania meridionale, sono state erette barricate intorno al centro abitato in seguito ad un agguato nel corso del quale è rimasto ferito gravemente un ragazzo di dieci anni. Posti di blocco sono presidiati da due cannoni. Il villaggio di Levan è abitato da popolazioni di etnia rom, e all'inizio di marzo fu teatro di una battaglia con 23 morti. Intanto, a Tirana, la «commissione governativa per la verifica degli esponenti politici», controllata, secondo l'opposizione, dal presidente Sali Berisha, ha bandito dalla corsa per le elezioni 31 candidati, accusati di legami con l'ex polizia segreta di stato della «Sigurimi». Il partito maggiormente penalizzato dalla commissione - che avrebbe passato al setaccio negli archivi della Sigurimi i documenti relativi ad oltre mille persone in gara per queste elezioni - è quello di centro-destra dell'alleanza democratica (da), che ha perso 11 candidati, cinque dei quali occupano i vertici della forza politica. Dopo le elezioni comincerà un «graduale» rimpatrio dei cittadini albanesi nei cui confronti sono state adottate le misure di assistenza umanitaria. Le operazioni di rientro in Albania saranno avviate dal ministro dell'interno e attuate dai prefetti delle province interessate, a decorrere dalla revoca dei nulla osta. Lo prevede la direttiva emanata ieri dal presidente del consiglio Romano Prodi. [Ansa-AdnKronos]

Persone citate: Greta Grabova, Italia Campagna, Romano Prodi, Sali Berisha, Vaio

Luoghi citati: Albania, Lecce, Scutari, Tirana