Rischio quorum sui referendum di Luigi La Spina

Oggi alle urne per sette quesiti Oggi alle urne per sette quesiti Rischio quorum sui referendum VOTI CONTRO IL CATTIVO UMORE E, nato per errore e, forse, morirà per un altro errore. Il referendum fu concesso nel 74 alla de per consentirle la grande rivincita contro un Parlamento a maggioranza divorzista. Ma il calcolo fu sbagliato, Fanfani perse e vinse il referendum, grimaldello da oltre 20 anni contro la partitocrazia, stimolo per un Parlamento inefficiente e consociativo, arma impropria di una società civile esasperata dalla corruzione e dall'incompetenza. Finché, nelle mani di Segni, agli inizi degli Anni 90, celebrò il suo trionfo, forse solo apparente, contribuendo in maniera decisiva al più rapido e massiccio ricambio di classe politica avvenuto pacificamente in una democrazia occidentale. Ora rischia una morte ingloriosa, tra l'indifferenza e l'insofferenza di quella stessa società civile che aveva affidato al referendum le speranze di rinnovamento e di buon governo. E l'assassino, inconsapevole ma non incolpevole, potrebbe essere proprio suo padre, Pannella, fantasma soprattutto di se stesso, replicante ossessivo e iterativo di un copione consunto dall'abuso di uno strumento delicato. Uno strumento, infatti, che se non è animato dalla passione di una battaglia civile, coinvolgente per tutti, potrebbe perire per eutanasia. Appunto per errore, un tragico errore. Se, stasera, non fosse raggiunto il quorum per la validità delle sette consultazioni popolari proposte agli italiani non sarebbe un dramma per la democrazia che, certamente, soprawiverebbe in Italia. Forse il segnale potrebbe anche indurre a una riforma del referendum, per farlo sopravvivere Luigi La Spina CONTINUA A PAG. 6 SESTA COLONNA ROMA. Nuovo appuntamento con le urne, oggi, per più di 49 milioni di italiani: sono chiamati a pronunciarsi su sette referendum. I temi sono: golden share, obiezione di coscienza, caccia, carriera dei magistrati, ordine dei giornalisti, incarichi extràgiudiziali dei magistrati e ministero per le Politiche agricole. I seggi si aprono alle 7 e si chiudono alle 22. Subito dopo comincerà lo spoglio delle schede e lo scrutinio. Chi va a votare può anche non farsi dare tutte e sette le schede referendarie. Perché sia valido, tuttavia, il referendum dovrà aver raggiunto il quorum, superando il cinquanta per cento degli elettori. Quorum sì, quorum no: è proprio questa l'incertezza maggiore che grava sulla consultazione referendaria. Un dato certo non lo possiede nessuno, anche gli esperti degli istituti di ricerca hanno numeri «incerti», compresi in «forchette» che lasciano la possibilità di interpretazioni diverse. SERVIZIO A PAG. 5

Persone citate: Fanfani, Pannella, Segni

Luoghi citati: Italia, Roma