Morti, ma con la pensione

Scoperti 30 mila casi. Il ministero del Tesoro prevede 140 mila sospensioni temporanee Scoperti 30 mila casi. Il ministero del Tesoro prevede 140 mila sospensioni temporanee Morii, ma con la pensione Iparenti riscuotevano l'invalidità ROMA. Altro che invalidi, erano proprio morti: trentamila defunti a nome dei quali veniva ancora, regolarmente, pagata la pensione d'invalidità. I parenti, o comunque le persone delegate a riscuotere gli emolumenti, infatti, s'erano ben guardati dall'annunciarne l'avvenuto decesso. Non basta: altri mille invalidi risultano «miracolati»: all'autocertificazione, infatti, si definiscono «guariti». Un nuovo capitolo della truffa delle pensioni. Un nuovo scandalo che impressiona, soprattutto, per il numero dei coinvolti, e contro il quale è già pronta la pesante controffensiva del ministero del Tesoro: 140 mila sospensioni temporanee del pagamento delle indennità. Si riferiscono a quanti non hanno risposto alla richiesta di certificazione dell'invalidità. Nell'ufficio di Michelangelo Bergamini, che da pochi mesi guida la direzione generale del Tesoro «servizi vari e pensioni di guerra», si lavora a marce «forzate» dal novembre dell'anno scorso: si passano al setaccio un milione e 400 mila domande di autocertificazione. «Un lavoro enorme - commenta Bergamini - che abbiamo portato avanti grazie alla dedizione dei nostri funzionari e dei nostri impiegati». Trentamila pensioni assegnate ai morti. Com'è possibile truffare lo Stato con tanta facilità? «Sono cifre davvero incredibili - risponde il dottor Bergamini -, speriamo di arrivare a concludere il tutto al più presto. Poi sarà necessaria una riforma ben fatta, che coinvolga, magari, i Comuni. Insomma, bisogna assolutamente affinare il sistema per evitare che cose simili abbiano a ripetersi». Sonò 140 mila le persone che non hanno rispostò. Tra queste, però, potrebbero esserci invalidi autentici, magari in situazioni di solitudine o di ricovero ospedaliero, neU'impossibilità, insomma, di sapere che il ministero sta chiedendo loro di dimostrare l'autenticità della propria condizione d'invalidi. Che fare per evitare che queste -persone debbano pagare con la sospensione del contributo statale la colpa di una massa d'imbroglioni? Bergamini risponde che non s'è potuto fare a meno di decidere la sospensione, «perché così prescrive la legge», e assicura che il ministero ha preso misure cautelative: «Speriamo di far partire entro la fine di luglio le lettere di sollecito. Daremo novanta giorni di tempo per rispondere. La sospensione scatterà da fine novembre, ma la comunicazione avverrà con il pagamento dell'ultima pensione. Dunque, i pensionati verranno senz'altro avvertiti». Del resto. Bergamini stesso prevede che alla fine saranno circa 80 mila le revoche definitive. Qualche problema, forse, si presenterà per coloro che non hanno risposto al primo appello, pur avendo diritto alla pensione e che dovranno subire il provvedimento cautelativo, rispondere entro 90 giorni al secondo appello e, quindi, aspettare di essere reintegrati nella lista degli «aventi diritto». «Del resto - osserva Bergamini -, noi stiamo facendo di tutto per sveltire al massimo le procedure, ma è pur sempre vero che ci troviamo a dover lavorare sui grandi numeri con le stesse forze di prima». L'autocertificazione fotografa comunque in maniera approfondita il mondo dell'invalidità: ammontano a un milione 230 mila gli «ancora affetti» e a 4 mila quelli ancora «parzialmente affetti». L'indagine ha anche delineato il profilo di «diligenza», provincia per provincia. Ed è risultato, ad esempio, che quella di Napoli ha registrato la percentuale più bassa di risposte, appena il 77 per cento, mentre quella di Parma ha toccato la vetta del 98 per cento. Daniela Daniele I NUMERI DE1LA MALASSISTENZA 30.000 MORTI CHE RICEVEVANO LA PENSIONEDI INVALIDITY 140.000 SOSPENSIONI IN ARRIVO DELLEINDENNITA' 19.000 SOSPENSIONI GIA' DECISE 80.000 REVOCHE DEFINITIVE PREVISTE 1000 INVALIDI CHE SI SONO DICHIARATIGUARITI 90 GIORNIDI TEMPO PER RICORRERECONTROLA SOSPENSIONE 1.230.000 W COMPLETAMENTE AFFETTI DA INVALIDITÀ' PARZIALMENTE AFFETTI DA INVALIDITÀ' PERCENTUALE DI RISPOSTE ALLE RICHIESTE DI CERTIFICAZIONI A NAPOLI PERCENTUALE DI RISPOSTE ALLE RICHIESTE DI CERTIFICAZIONI A PARMA Dopo le inchieste mille «disabili» sono guariti A destra l'onorevole Alfonso Pecoraro Scanio

Persone citate: Alfonso Pecoraro Scanio, Bergamini, Daniela Daniele, Michelangelo Bergamini

Luoghi citati: Napoli, Parma, Roma