Uomo e cane amici da 135 mila anni

Un biologo americano è arrivato alla scoperta grazie a ricerche basate sul Dna Un biologo americano è arrivato alla scoperta grazie a ricerche basate sul Dna Uomo e cane amici da 135 mila anni Era un animale domestico già nella preistoria LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'amico dell'uomo: da sempre, o quasi. Da 135 mila anni, sostiene il biologo Robert Wayne dell'università della California; e non da 14 mila come si era finora ritenuto sulla base dei reperti archeologici. Ma soprattutto i nuovi studi genetici forniscono la conferma scientifica a quello che finora era soltanto un sospetto: che il cane domestico ha un unico progenitore, il lupo. Le tesi del professor Wayne, pubblicate dalla rivista «Science», non fanno l'unanimità, soprattutto quando fissa la data dell'addomesticamento. Ma lui ha fede nelle tracce lasciate sul Dna. Le sue ricerche si sono basate sull'analisi comparata del Dna mitocondriale, una forma di Dna che viene trasmessa inalterata per linea femminile. Paragonando il Dna di 162 lupi di ogni parte del mondo e di 140 cani di 67 razze diverse, si è scoperto che le sequenze di Dna dei cani sono più simili a quelle del lupo che a quelle di coyote o sciacalli. E questo, sostiene, dimostra che l'antenato dei cani è il lupo. Tre quarti dei cani presi in esame discendono da un solo antenato. E' come dire che per loro c'è stata una sola lupa. Ma altri cani indicano l'origine da un altro antenato; questo dimostrerebbe che l'addomesticamento è avvenuto, in modo indipendente, in due località diverse. C'è anche un gruppo di cani con caratteristiche volpine: nati, secondo il professor Wayne, da un accoppiamento più recente fra lupi e cani già addomesticati. Ma per dire che il cane - anzi il lupo - è addomesticato da 135 mila anni, i ricercatori si sono basati sul Dna mitocondriale. Questo non cambia di generazione in generazione, ma subisce una lentissima mutazione, il cui ritmo può essere facilmente calcolato. La diversità del Dna è indice della lontananza dal comune antenato. Tutte frottole, ribatte l'antropologo Richard Klein della Stanford University: «Non ci sono ossa che suggeriscano la presenza di cani addomesticati, o di animali domestici, fino a epoche più recenti». Il professor Wayne sostiene che, se dai reperti archeologici il cane non appare accanto all'uomo fino a 14 mila anni fa, ciò è dovuto al fatto che fino a quel momento il cane non era fisicamente distinguibile dal lupo. Il cane non cominciò la trasformazione che quando l'uomo formò le prime comunità. In tal caso reperti finora classificati come lupi potrebbero essere in realtà cani: gli antenati, prima che le razze cominciassero a distinguersi rispondendo a esigenze ambientali e - appunto - domestiche, dei Fuffi e dei Lapo di questo mondo. [f. gal.] Il cane e amico dell'uomo da 135 mila anni come sostiene un biologo americano e non da 14 mila come si era finora ritenuto

Persone citate: Richard Klein, Robert Wayne, Stanford

Luoghi citati: California, Londra