Kissinger: l'Alleanza finirà come l'Onu
Kissinger: l'Alleanza finirà come VOnu Kissinger: l'Alleanza finirà come VOnu non richiede che la Nato prenda per buona la pretesa di un Paese come la Russia, in possesso di 20 mila armi nucleari, di sentirsi minacciato se all'Alleanza si aggiungono pochi e deboli Stati membri privi di qualunque capacità offensiva, e per di più sottoposti a speciali restrizioni militari. L'assunzione di un ruolo responsabile della Russia nell'edificazione di un nuovo ordine internazionale non richiede che la Russia partecipi di fatto all'alleanza difensiva occidentale. Questo tipo di collaborazione è un compito politico per il quale è già idonea l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Si sarebbe potuto creare nel suo ambito - come aveva proposto il presidente francese Chirac - un corpo composto, per esempio, delle cinque potenze che hanno negoziato la riunificazione tedesca, più l'Italia e un altro Paese europeo a rotazione. Un tale approccio avrebbe preservato la Nato in quanto rete di si¬ curezza e principale forum delle democrazie atlantiche. Invece, l'Atto fondativo minaccia di indebolire l'Alleanza innestando sulle esistenti istituzioni della Nato un meccanismo elaborato e astruso di consultazioni con la Russia a ogni livello dell'Alleanza. Evidentemente l'Amministrazione prende per buone sulla parola le pretese russe di piena realizzazione democratica e ritiene che Mosca possa venire meno alla sua storica vocazione imperiale. Ma nascondendo sotto la carta le profonde divergenze e deviando la Nato dai suoi compiti fondamentali, è probabile piuttosto che si incoraggi la tradizionale ambizione russa a fare dei Paesi confinanti dei satelliti o dei subordinati impotenti. Il linguaggio dell'Atto fondativo è quello della sicurezza collettiva, non di un'alleanza militare. L'articolo 2 dice che le parti «condividono l'impegno a edificare un'Europa stabile, pacifica, indivisa e libera». L'articolo 6 attribuisce alle parti
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- In ricordo di Angeli
- L'assistenza sanitaria Ú ora uguale per tutti
- La controversia dei dirigenti dc
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- La mafia a Torino
- Auto contro Tir, un morto«La vittima abitava a Vigone»
- Il giovane decano del potere
- Banda dei Tir, un ergastolo
- Tra Forlani e Andreotti
- Severe richieste del pm per i ricatti nel Cuneese
- In ricordo di Angeli
- L'assistenza sanitaria Ú ora uguale per tutti
- La controversia dei dirigenti dc
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- La mafia a Torino
- Auto contro Tir, un morto«La vittima abitava a Vigone»
- Il giovane decano del potere
- Banda dei Tir, un ergastolo
- Tra Forlani e Andreotti
- Severe richieste del pm per i ricatti nel Cuneese
- In ricordo di Angeli
- L'assistenza sanitaria Ú ora uguale per tutti
- La controversia dei dirigenti dc
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- La mafia a Torino
- Auto contro Tir, un morto«La vittima abitava a Vigone»
- Il giovane decano del potere
- Banda dei Tir, un ergastolo
- Tra Forlani e Andreotti
- Severe richieste del pm per i ricatti nel Cuneese
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy