Referendum I «fantasmi» al Viminale di Ale. Mon.

Referendum I «fantasmi» al Viminale Pannella in corteo Referendum I «fantasmi» al Viminale ROMA. Referendum, avanti tutta, polemiche permettendo. Ieri c'è scappata persino una querela al direttore dell'Unità, Giuseppe Calciatola, chiamato in causa da Radio radicale per un articolo sull'iscrizione all'Ordine di alcuni redattori dell'emittente. Protagonista della giornata, Marco Pannella, armato contro «il parastato che da cinquantanni domina la società civile delle regioni rosse, mobilitato per dissuadere i dttadini». Ad accrescere il nervosismo dei riformatori, le «pecche» della Rai nella copertura informativa (denunciate a Storace e Casavola) e il ritardo nella consegna dei certificati. Immediata la mobilitazione dei fantasmini, a raduno domani sotto le finestre del Viminale. Lo spauracchio è rappresentato dal «quorum» che - stando al Financial Times - sarebbe a rischio. A sostenere i riformatori, gli appelli lanciati dalle segreterie di partito e non solo (Wwf, Lipu, Unione italiana forense, obiettori di coscienza): contrariamente a quanto pubblicato da alcuni giornali, il Cdu lascia libertà di voto. Certo, l'approccio resta soggettivo. Così il referendum per l'abolizione del ministero delle Risorse agricole è giudicato «inopportuno» dal ministro Bassanini. «Sacrosanti» quelli sulla Giustizia, almeno per Antonio Baldassarre, presidente della Corte Costituzionale. Sul fronte dei giornalisti, Enzo Biagi e Ferruccio de' Bortoli - direttore del Corriere - rinunceranno a votare. Nella stessa giornata si è registrato un appello di 32 eurodeputati: secondo Beppe Pisanu, capogruppo di Fi, «coloro che hanno esortato a non votare hanno attentato alla democrazia». «Chi pensa di boicottare i referendum per dare una lezione a Pannella sbaglia», gli ha fatto eco Vannino Chiti, presidente della Regione Toscana. Poi c'è chi difende il voto ma «scarica» Pannella: è il caso della Federazione dei liberali, critica verso le «sceneggiate drammatiche» del leader. Voterà anche Gianfranco Miglio. Che richiamare Bpssi alla coerenza delle proprie idèe: «Il bello dei referendum è che permette a gruppi esterni alla partitocrazia di sollecitare il giudizio dei cittadini sui problemi del Paese». [ale. mon.]

Luoghi citati: Roma, Toscana