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Sarà vagliata l'intera missione Ibis: «Appurare le colpe in tutta la Sarà vagliata l'intera missione Ibis: «Appurare le colpe in tutta la catena di comando» militari della sicurezza». Proprio questo sospetto spinge Amnesty ad affermare che a questo punto «solo un'indagine da parte di un organo giudiziario indipendente da ogni autorità militare potrà fare completa chiarezza». In coincidenza con la pubblicazione delle nuove foto su «Panorama» sono arrivate ieri sera da Modagiscio nuove rivelazioni e testimonianze sulle violenze che i militari italiani avrebbero inflitto a Mogadiscio. Yaya Amir, presidente della Società degli intellettuali somali legato a doppio filo con l'ex presidente ad interim Ali Mahdi Mohamed, ha svelato ieri che una ragazza somala violentata da un soldato italiano, dopo aver partorito, uccise per la vergogna la sua bimba «con gli occhi azzuri». «Da allora quella ragazza non sa più darsi pace» afferma Yaya Amir, secondo cui «i casi di questo tipo sono molti» mentre ve ne sarebbero altri «minori» come quello di un ragazzo poliomielitico di 26 anni, Hassan Ahmed Habib, che racconta di essere stato «prima investito, poi pic¬ chiato e quindi sbattuto contro un albero» da alcuni soldati italiani. E ancora: Salaci Hassan Ali, 23 anni, racconta che nel giugno del 1993, mentre stava andando all'ospedale, un italiano prese a calci le sue stampelle per farlo cadere e quindi lo picchiò fino a spaccargli il ginocchio «mentre alcuni suoi commilitoni gli chiedevano di smettere». «Noi non siamo anti-italiani - conclude Yaya Amir vogliamo solo che sia fatta giustizia, anche perché in questa maniera sarà facilitata la vostra opera per la riconciliazione nel nostro Paese». «Siamo davanti a fatti di una gravità inaudita», ha commentato il ministro per le Pari Opportunità, Anna Finocchiaro, mentre il generale Carlo Jean, presidente del Centro alti studi