Billia: nel'97 l'lnps rispetta i preventivi

Billia: nel '97 Klnps Billia: nel '97 Klnps rispetta ■ preventivi ROMA. «Governo e Parlamento possono stare tranquilli. L'Inps non verrà a battere cassa. I conti dell'istituto di previdenza, almeno quelli dei primi quattro mesi del '97, sono in linea con le previsioni». Lo ha affermato il presidente dell'Inps, Gianni Billia, nel corso dell'audizione sul dpef dinanzi alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Nel periodo gennaio-aprile 1997 si è verificato uno scostamento di lievissima entità, pari a 189 miliardi, su un movimento complessivo di circa 140.000 miliardi (59.167 miliardi di riscossioni contro previsioni di 59.242 miliardi, e 80.340 miliardi di pagamenti effettuati contro una previsione di 80.226). E sul fronte Inps non è tutto. Sono stati oltre 90 mila i lavoratori «in nero» scoperti dall'ente nel corso del '96.1 risultati delle ispezioni porteranno ad un recupero dell'evasione contributiva pari a 2300 miliardi (di cui 1100 di evasione totale). La previsione è stata fatta dal direttore generale, Fabio Trizzino, durante l'audizione alla commissione Lavoro della Camera. Bilancio positivo anche per il condono previdenziale (il termine per le domande è scaduto il 2 giugno). I primi dati evidenziano infatti che hanno utilizzato il condono circa 320 mila soggetti per un debito totale di circa 7000 miliardi, di cui 550 pagati con la prima rata. Dei 320 mila che hanno chiesto il condono, circa 18 mila sono soggetti di nuova iscrizione, per la prima volta denunciatisi all'Inps, con un debito complessivo di 166 miliardi. Le cifre non sono ancora definitive e sono destinate ad aumentare, in quanto «sono in arrivo altre domande presentate tramite il canale postale». Ma torniamo al presidente Billia che, nell'audizione, ha esposto alcuni punti critici del sistema previdenziale italiano. Nel mirino anche il prelievo contributivo, che oggi è basato esclusivamente sul monte-salari, un indicatore questo - ha rilevato - non più omogeneo rispetto al pil. Billia ha poi ribadito la necessità di separare l'assistenza dalla previdenza, prevedendo di finanziare la prima attraverso la fiscalità generale. «Per finanziare la sanità - ha detto - viene prelevata ogni anno dal monte-salari una cifra di circa 35.000 miliardi, nonostante cinque sentenze della Consulta dicano che questo prelievo è illegittimo». Il presidente dell'Inps ha affermato che, nel complesso, il sistema della spesa sociale può tenere, anche se è necessario apportare qualche aggiustamento per eliminare squilibri. Ha citato il sistema di calcolo osservando che quello contributivo presenta una maggiore equità rispetto al retributivo. L'Inps paga ancora pensioni con il metodo retributivo, calcolate sullo stipendio degli ultimi 5 anni: «Questo sistema avvantaggia le categorie che possono meglio guidare la dinamica del proprio reddi¬ to, facendo in modo che negli ultimi anni di lavoro crescano le retribuzioni per straordinari o maggiori indennità di missione. Si realizza quindi, in molti casi, un business contro il sistema sociale. Il passaggio al contributivo - ha spiegato Billia - oltre ad essere più equo poiché il calcolo della pensione avverrebbe su tutta la vita contributiva, darebbe anche dei grossi risparmi a partire dal 2003». Billia infine, sulle pensioni di anzianità ha rilevato che nel biennio '95-'96 il loro numero è notevolmente aumentato, raggiungendo le 411 mila (contro le 81 mila del biennio '77-78). [r. e, s.] ti ministro del Lavoro Treu

Persone citate: Billia, Fabio Trizzino, Gianni Billia, Treu

Luoghi citati: Roma