Vassalli in tribunale «Il maggiore Hass mi salvò la vita»

Il telefono primo amore degli adolescenti Batte la tv e il computer «Ritardò la mia esecuzione» Vassalli in tribunale «Il maggiore Hass mi salvò la vita» ROMA. Il maggiore Hass ritardò l'esecuzione di Giuliano Vassalli, all'epoca prigioniero in via Tasso, fino al giorno del suo rilascio. Lo ha detto ieri nell'aula bunker di Rebibbia lo stesso ex ministro della Giustizia, interrogato al processo contro Priebke e Hass come teste della difesa. «Fui arrestato il 3 aprile - ha detto Vassalli - e portato in via Tasso. Dopo 72 giorni di prigionia, fui liberato. E Kappler, che era furioso per il mio rilascio, mi disse che lo dovevo esclusivamente al Santo Padre, Pio XII. Poi seppi che mio padre aveva percorso tutte le strade possibili, parlò anche con l'avvocato Serrao, che era il legale dell'ambasciata inglese. Grazie a lui, tramite Attilio Grossi, che era nel controspionaggio, fu contattato un maggiore dell'ambasciata tedesca, Cari Hass». «Questi ha concluso l'ex ministro - chiese al comando di via Tasso di potermi interrogare, e per questo fu rimandata la mia esecuzione fino al Il maggiore Cari Hass 3 giugno, quando fui liberato». [Ansa] Il maggiore Cari Hass

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