La Mambro a casa 3 giorni dopo 15 anni

Terrorista nera Terrorista nera La Inombro a casa 3 giorni dopo 15 anni ROMA. Dopo più di quindici anni è riuscita a mettere il naso fuori dal carcere. Anche se solo per tre giorni, anche se agli arresti domiciliari in casa, Francesca Mambro - l'ex terrorista nera dei Nar, pluriergastolana per tanti omicidi confessati ma condannata al carcere a vita anche per la strage di Bologna, sempre negata - ha ottenuto un permesso e ha lasciato per meno di 100 ore la sua cella di Rebibbia. E' uscita sabato, ed è tornata in prigione ieri sera, al termine di quattro giorni passati nella casa del quartiere Prati con l'anziana madre, i tre fratelli, altri parenti e amici. Ma gran parte del tempo se n'è andata al telefono con tante persone, compresi esponenti politici di destra e di sinistra che non sono convinti della colpevolezza della Mambro e di suo marito Valerio Fioravanti nella strage che il 2 agosto 1980 provocò 85 morti e oltre 200 feriti. Tra i politici contattati in queste ore di libertà dentro le mura domestiche, i deputati Furio Colombo dell'Ulivo e Enzo Fragalà di An, e l'esponente pidiessina Franca Chiaromonte, persone che più volte hanno incontrato la Mambro anche a Rebibbia. Del resto il comitato «E se fossero innocenti?», che si,batte per la revisione della sentenza definitiva che ha condannato i due imputati, raccoglie trasversalmente politici e intellettuali di destra, di centro e di sinistra. Il permesso per la Mambro è a sua volta una piccola vittoria per lei, arrivato dopo una serie di dinieghi da parte dei gudici di sorveglianza nonostante le relazioni sempre positive della direzione del penitenziario e degli assistenti che seguono e valutano 1'«evoluzione» dei detenuti. Il magistrato l'aveva finnato la scorsa settimana, ma la Mambro ha rinviato l'uscita per rispettare l'impegno di una recita in carcere e non mettere in difficoltà le compagne di detenzione. Francesca Mambro ha compiuto trentotto anni un mese fa, e si trova in carcere dal marzo del 1982, quando fu arrestata, quasi in fin di vita, al termine di un conflitto a fuoco con le forze dell'ordine dopo una rapina. Due anni prima s'era unita al gruppo dei Nar di Valerio Fioravanti, che venne a sua volta ferito e arrestato nel febbraio 1981. Ritrovatisi in carcere, i due si sono sposati qualche anno dopo, e da allora vivono in due celle separate, a poche centinaia di metri di distanza, scrivendosi tutti i giorni e incontrandosi una volta a settimana. Come gran parte degli ex terroristi di destra e di sinistra, Mambro e Fioravanti non sono pentiti né dissociati, ma nemmeno irriducibili. Quasi tutti però hanno lasciato il carcere, compreso l'intero commando brigatista che fece la strage di via Fani, mentre Fioravanti, dopo la moglie, aspetta ancora il primo permesso, [gio. bia.] La Mambro La Mambro

Luoghi citati: Bologna, Roma