Il sindaco misura la felicità di Stefano Bartezzaghi

; 7E LE RIFORME New York: Giuliani adotta un metodo matematico per i cittadini Il sindaco misura la felicità LA Costituzione degli Stati Uniti sancisce il diritto dei cittadini alla felicità, ma finora nessuno aveva preteso l'adempimento del generoso impegno. Se all'improvviso succedesse, il sindaco di New York, Giuliani, non sarebbe però impreparato. Mentre si avvicina la scadenza del suo mandato, ha assicurato che sotto la sua guida la felicità dei newyorchesi è cresciuta: del quattordici per cento, come ha tenuto a precisare. Non si tratta di un volgare sondaggio, un exit poli del buonumore con gli intervistatori per la strada a chiedere agli amministrati: «Scusi, è per il municipio: lei è felice?». No. Qui un gruppo di consulenti ha messo a punto un modello matematico. Risultati positivi più sussidi pubblici più condizioni economiche diviso problemi e bisogni uguale tasso di felicità. La matematica non è un'opinione, insomma, ma può sem¬ pre diventarlo. Il problema è che, quando lo è diventata, allora è appunto opinabile, e la candidata che si oppone a Giuliani ha subito messo in discussione la validità delle cifre. Forse la disputa non arriverà ad assomigliare alla storia dei matti che avevano numerato le barzellette («quattordici!», «cinquantuno!», «otto!»). Senz'altro ci si avvicinerebbe in Italia, se la Bicamerale volesse aggiungere agli improbabilissimi marchingegni che sta assemblando un simile applausometro istituzionale. E' comunque innegabile che nell'idea di misurare la felicità si annidi un innocuo, magari benefico, stralunamento. Quando si legge che quei certo felicissimi consulenti del municipio di New York provengono dalla ricerca in campo psichiatrico, insomma, non ci si meraviglia troppo. Stefano Bartezzaghi

Persone citate: Giuliani

Luoghi citati: Italia, New York, Stati Uniti