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Bimba di sei anni schiacciata dall'auto di mamma E' successo a Trofarello: Roberta è grave, l'hanno ricoverata in rianimazione al Regina Margherita Bimba di sei anni schiacciata dall'auto di mamma L'incidente nel cortile di casa, il freno a mano non ha tenuto Una bambina di 6 anni che giocava nel cortile di casa è stata schiacciata dalla macchina della mamma: l'auto parcheggiata è scivolata lungo la pendenza del piccolo giardino, investendola. La bimba si chiama Roberta Scalenghe, ed ora è ricoverata in prognosi riservata nel reparto di rianimazione del Regina Margherita. E' grave, ma i medici sperano di salvarla. Il tragico incidente è successo ieri alle 14,30, a Trofarello, nel coitile privato di via Duca degli Abruzzi 56. Roberta giocava da sola, all'aperto. La nonna, guardando dalla finestra, si è accorta del drammatico incidente: il corpicino della nipote, schiacciato dalla macchina contro il cordolo di un'aiuola. «Momenti angoscianti che ricorderò per tutta la vita - racconta Gianna Chiono, 38 anni, la madre -. Ero al telefono, quando ho sentito le urla della nonna. Ci siamo precipitate in cortile: Roberta giaceva priva di sensi: la ruota della macchina le schiacciava il collo». Le grida disperate hanno fatto accorrere i vicini, che hanno cercato di liberare il corpo della bambina dal peso della Fiat Uno. Prima hanno tentato, inutilmente, di sollevare l'auto con il crick, operazione troppo lunga per l'urgenza della situazione. Così, in attesa dei soccorsi, hanno usato la forza delle braccia perché la macchina non schiacciasse ulteriormente Rober¬ ta. Poi, finalmente, l'arrivo dei medici del 118. La bambina, priva di conoscenza, è stata trasportata con l'elisoccorso all'ospedale infantile, mentre le venivano somministrati dei sedativi. «Le sono state fatte radiografie e Tac - spiega un medico del pronto soccorso -: non ci sono fratture, né emorragie interne e neppure lesioni particolarmente gravi. La bimba ha escoriazioni sulla gamba destra, dove sicuramente è passata una ruota, e una ferita sul collo». Ieri sera Roberta era in rianimazione, ancora incosciente. Le sue condizioni sono stabili, anche se i medici preferiscono non sciogliere la prognosi. Cosa sia successo esattamente, ancora nessuno riesce a capirlo. Non i carabinieri di Trofarello e neanche la polizia municipale. La Uno era parcheggiata dove Gianna Chiono è solita lasciarla, aperta. E Roberta giocava sola nel giardinetto. Un'ipotesi è che la bimba sia salita sull'auto togliendo il freno a mano: la macchina ha iniziato a scivolare e la piccola ha tentato, parandosi dietro la Uno, di arrestarla. «Non abbiamo sentito niente - dice la mamma di Roberta -: la macchina non ha fatto rumore e la bambina non ha gridato. Non oso immaginare cosa sarebbe successo se non se ne fosse accorta la nonna». Carlotta Oddone