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E il Tribunale Fin attende Villeneuve E il Tribunale Fin attende Villeneuve Accuse di diffamazione: potrebbe tornare in Formula Cart PARIGI. Alla sede della Fia nessuno parla, non si ammette ma neppure si nega che domani Jacques Villeneuve debba presentarsi davanti al Consiglio Mondiale della FI per giustificarsi alla luce di certe sue dichiarazioni che hanno fatto inalberare Max Mosley, presidente della Federazione Internazionale Automobilistica. Commentando una sua prova sulla Williams-laboratorio in configurazione '98 (vettura più stretta e gomme scolpite), il pilota canadese aveva detto in sintesi: «E' una schifezza. I nuovi regolamenti sono ridicoli. Non è certamente in questa maniera che si tornerà a fare i sorpassi come una volta». In ambienti vicini alla Fia si sostiene che le critiche sarebbero anche state accettate se poste in modo più civile, costruttivo e con altre parole. «Noi - aveva replicato Mosley - abbiamo studiato queste norme per migliorare lo spettacolo e la sicurezza in Formula 1. Se i test diranno che ci sarà qualcosa da cambiare, lo faremo. Ma siamo convinti di essere incamminati sulla buona strada». E poiché il Consiglio Mondiale era da mesi programmato per 1' 11 giugno, cioè domani, Villeneuve sarebbe stato convocato in questa data. Due giorni prima dell'inizio del Gran Premio del Canada. Il pilota, già da tempo a casa nel Que¬ bec, sarà costretto a fare una andata-ritorno decisamente faticosa alla vigilia di una delle gare più importanti della stagione. Il rischio per il pilota della Williams non è soltanto fisico o psicologico. Se confermerà il suo atteggiamento duro, potrebbe incorrere in una squalifica. C'è chi parla di tre gare di sospensione. Ma è probabile che si arrivi a un compromesso con una condanna con condizionale: alla prima che mi fai ancora, ti licenzio e te ne vai. Ci vorrebbe un bel coraggio nel proibire a Jacques di gareggiare sulla pista di casa domenica prossima. La situazione comunque non è semplice: il manager di Villeneuve, Craig Pollock, ha addirittura ipotizzato un immediato ritorno del suo pupillo alla Formula Cart americana, qualora i rapporti con i responsabili della FI diventassero inaccettabili per il pilota. La polemica è aperta. [r. m.]