l'uragano e l'artista così bravi così diversi di Roberto Beccantini

Dalla notte spettacolare di Italia-Brasile Dalla notte spettacolare di Italia-Brasile una sfida che fa discutere RONALD EL PIERO l'uragano e l'artista così bravi, così diversi PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Non è facile mettere ordine fra emozioni così selvagge. Ma se anche L'Equipe, giudice al di sopra delle parti, scrive di partita da leggenda, allora vuol proprio dire che Brasile-Italia tre a tre ha lasciato il segno, svaligiando il baule di bieco tatticismo dentro il quale ci fa comodo, sempre più spesso, stipare l'essenza del calcio. Chi bollava la marcatura a uomo come retaggio di un regime scaduto, e soprattutto scadente, è servito. Mai come domenica sera, hanno brillato, e deciso, i singoli. Del Piero, Ronaldo, Denilson, Costacurta, Roberto Carlos. Nel rispetto che l'organizzazione merita e conserva, gingillarsi ogni tanto con un canovaccio eversivo fa bene agli occhi e non nuoce al cuore. Visto Ronaldo, si capisce perché Massimo Moratti intenda assicurarselo a tutti i costi. Rivisto Del Piero, si capisce meno come mai la Juventus, ogni tanto, si faccia prendere dalle fregole di smistarlo al miglior offerente. E dal momento che siamo in tema, che cosa dire di (e a) quel tecnico - Roy Hodgson - che, pur ritrovandosi Roberto Carlos in organico, è riuscito a sbarazzarsene con la scusa che in difesa copriva poco e scalava male? Degnissima persona, l'inglese: ma con il brasiliano ha preso una cantonata. Ronaldo ha vent'anni, Denilson non ancora, Del Piero ventidue. Il calcio resta in buoni piedi, se solo ci convinceremo che pressing e rambismo non sono tutto. Denilson ci ha incantati: punta l'uomo, incede a testa alta, non si nega nulla. Complimenti al Parma, se davvero l'ha bloccato. Del Piero stava giocando alla grande quando, dopo Fiorentina-Juventus del 23 febbraio, un incidente muscolare lo tolse di mezzo per più di due mesi. Il tacco magico (e inutile) di Monaco, la doppietta di Lione: non è mai troppo tardi per regolare i conti con gli dei. Di Ronaldo, non ha l'esplosività del fisico e il fiuto del gol. Sotto porta, soltanto Alan Shearer può rivaleggiare oggi, nel mondo, con il brasiliano: ma neppure l'inglese dispone di fibre così prodigiosamente reattive. Rispetto a Ronaldo, viceversa, Del Piero è più duttile tatticamente, potendo giostrare sia da punta che dietro alle punte, al centro o ai lati, anche se in tempi non sospetti, e con argomenti tutt'altro che futili, ha scelto il ruolo e le incombenze che più ne stuzzicano il palato: seconda punta, e così sia. Ronaldo, lui, è una prima punta classica, dalla progressione devastante, e come tale, più ancora di Del Piero, bisognoso di partner all'altezza e rifornimenti assidui. A Cesare Maldini ricorda (vagamente) Gunnar Nordahl, il pompierone: a palla ferma, un disastro; a palla lanciata, un castigo di Dio. Nel Brasile, fa coppia con Romario. Nel Barcellona, spesso fa reparto da solo. Nell'Inter, la vicinanza di Djorkaeff potrebbe garantirgli fior di munizioni. E' sempre ardito azzardare paragoni. Ma nel nostro caso, più che di Ronaldo «o» Del Piero, ci piacerebbe poter parlare, un giorno, di Ronaldo «e» Del Piero. Sia chiaro, su basi esclusivamente tecniche. La classe è l'esperanto del calcio, specialmente quando le caratteristiche cementano, e agevolano, l'intesa di coloro che si vorrebbe unire in matrimonio. Se mai, i problemi di Ronaldo sono di altra natura. Riguardano il sovrapporsi perverso di procuratori e sponsor, gestori implacabili, e cinici, di un capitale che, in virtù dell'età, dischiude profitti da nababbo. La speranza è che Ronaldo non si faccia schiacciare. Il timore è che non ci riesca. Del Piero ha margini, e vincoli, più umani. A Brasile-Itaha si chiedeva una brezza d'allegria, non l'uragano di passione che ha scatenato. Per questo, la terremo sempre con noi. La perla di Ronaldo, le galoppate di Del Piero: ebbene sì, ne avevamo proprio voglia. Roberto Beccantini LE PAGELLE DEL PIERO RONALDO [22 ANNI] [20 ANNI] 8 FORZA FISICA 9,5 8,5 PR0GRESSI0NE 10 8 SINISTR0 8 9 DESTR0 9 8 DRIBBLING 8,5 COLPO 6,5 DlTESTA 7 SENSO 9 TATTICO 7 FlUTO 8 DELGOL 9,5 8 CARATTERE 7 73 TOTALE 75,5 Il carioca ha il fisico più esplosivo e sa fiutare meglio il gol Alex è più fantasioso Il pfiuAlI: Defl'heunnar Nordahl, il pompieerma, un disastro; a palla astigo di Dio. Nel Brasile, Romario. Nel Barcellona, rto da solo. Nell'Inter, la Djorkaeff potrebbe garanunizioni. E' sempre ardito agoni. Ma nel nostro caso, aldo «o» Del Piero, ci piaparlare, un giorno, di RoPiero. Sia chiaro, su basi e tecniche. La classe è l'ealcio, specialmente quanistiche cementano, e agea di coloro che si vorrebbe monio. oblemi di Ronaldo sono di Riguardano il sovrapporsi ocuratori e sponsor, gestoe cinici, di un capitale che, à, dischiude profitti da naranza è che Ronaldo non si iare. Il timore è che non ci a margini, e vincoli, più sile-Itaha si chiedeva una ria, non l'uragano di passcatenato. Per questo, la re con noi. La perla di Roppate di Del Piero: ebbene o proprio voglia. Roberto Beccantini DE O Ronaldo (sopra): bomber classico, con devastante progressione I: Del Piero (a sinistra): un talento fl'he alla Juve servirà ancora molto Ronaldo (sopra): bomber classico, con devastante progressione

Luoghi citati: Barcellona, Brasile, Brasile-itaha, Italia, Parigi