«Berlino per il cibo le donne farebbero qualsiasi cosa»

Nell'estate '45, a 28 anni, il futuro Presidente in Europa come reporter: esce il diario della sua odissea nel continente sconvolto Tra le macerie del Vecchio Mondo «Berlino, per il cibo le donne farebbero qualsiasi cosa» ~7\\ 21 giugno 1945 I a UE STA notte sembra che il I I Partito laburista vincerà, I I una buona cosa per la libe- V I ra impresa. I problemi sono V di così vasta portata che il Partito laburista, il quale negli ultimi 25 anni non ha perso occasione per attaccare duramente l'impresa privata in Inghilterra, dovrebbe essere posto di fronte alla responsabilità di mantenere le promesse fatte. (...) Il socialismo è inefficiente e non mi convincerò mai del contrario; tuttavia, uno Stato socialista è in grado di sfamare la propria popolazione e questa potrà essere una ragione che ne garantirà l'eventuale successo. (...) 24 luglio 1945 Ieri ho lasciato l'Inghilterra per l'Irlanda. L'attenzione del mondo si è spostata ancora una volta su De Valera, il quale ha recentemente dichiarato all'Insto Dail che l'Irlanda è una repubblica. Mi trovavo con David Gray, il ministro americano per l'Irlanda. Gray sosteneva che De Valera fosse sincero, incorruttibile e anche un paranoico lunatico. La sua premessa è che la divisione dell'Irlanda sia insostenibile e, una volta accettata questa tesi, tutto il resto nella sua politica risulta coerente. Egli credeva che la Germania avrebbe vinto e si mantenne strettamente neutrale persino nei confronti della più semplice richiesta da parte degli Stati Uniti. Gray ammette che De Valera non avesse rapporti più amichevoli con la Germania di quanti non ne aves¬ se con noi. Non crede che i sommergibili tedeschi siano stati aiutati dall'Irlanda, o quanto meno De Valera non ne era a conoscenza, benché vi fossero molti simpatizzanti dei tedeschi. Citò poi le parole del cardinale il quale, nel 1940, affermò che «avrebbe preso la Germania esattamente come l'Inghilterra». H cardinale crede fermamente che l'Irlanda sia stata creata da Dio, una sola isola, un solo popolo, e che la divisione fosse, pertanto, un'offesa nei confronti di Dio. (...) 28 luglio 1945 La gente è delusa da De Gaulle, che non ha saputo soddisfare alcun gruppo (anche se questo potrebbe essere segno di onesta politica) e, nell'insieme, si è reso estrema¬ mente impopolare. Qualsiasi movimento contro De Gaulle assumerà le fattezze di una frangia della sinistra; tale oscillazione potrebbe essere accentuata dalla vittoria dei socialisti in Gran Bretagna. In città è difficile trovare cibo per la mancanza di mezzi di trasporto e questo problema ha decisamente contribuito a creare difficoltà in tutta Europa. L'impopolarità degli Stati Uniti è rafforzata dal fatto che noi controlliamo la maggior parte del materiale rotabile (ferrovie, automobili, camion ecc.) e lo impieghiamo per sfamare e rifornire il nostro esercito. I francesi non hanno nulla. (...) 29 luglio 1945 Sorvolando la Germania, le citta- dine e i campi apparivano tranquilli ma nelle grandi città come Francoforte sono rimasti praticamente soltanto cumuli di rovine. Tutte le zone centrali delle città hanno lo stesso colore grigio cenere dell'aria: il colore di pietre e mattoni distrutti e polverizzati. In particolare i centri ferroviari sono fortemente danneggiati, ma il raccolto sembra piuttosto buono e i campi danno l'impressione di essere stati completamente arati. Il primo ministro Attlee è giunto poco prima di noi al campo di Berlino dove siamo atterrati. Vi era una folla immensa e Attlee ha ispezionato la stessa guardia d'onore passata in rassegna soltanto alcuni giorni prima. (...) La devastazione è totale. Unter den Linden e le altre strade sono relativamente sgombre, ma non vi è un solo palazzo che non sia sventrato. In alcune strade il fetore dolciastro e nauseabondo proveniente dai cadaveri è opprimente. I volti della gente sono pallidissimi: labbra esangui su visi giallastri. Tutti si portano appresso dei fagotti. Dove stiano andando, nessuno sembra saperlo. Mi chiedo se loro stessi lo sappiano. Dormono negli scantinati. Le donne farebbero qualsiasi cosa per il cibo. Alcune portavano il rossetto, ma la maggior parte sembra che cerchi di dare nell'occhio il meno possibile per sfuggire all'attenzione dei russi. (...) John Fitzgerald Kennedy