Imi non entra in AmbroCariplo

Scende la quota dello Ior che non partecipa all'aumento di capitale CREDITO E FUSIONI Scende la quota dello Ior che non partecipa all'aumento di capitale Imi non entra in AmbroCariplo L'istituto vuole però garantire il collocamento ROMA. L'Imi non intende entrare nel capitale di AmbroCariplo, ma è interessato solo a guidare il collocamento dei titoli che saranno emessi nell'ambito dell'aumento di capitale dell'Ambroveneto. «Noi non vogliamo entrare in AmbroCariplo ha detto il presidente dell'Imi, Luigi Arcuti - e non comperiamo nessuna quota. Abbiamo invece chiesto di garantire il collocamento dell'aumento di capitale da 3000 miliardi di lire e dell'emissione da 4000 miliardi di obbligazioni con warrant». Anche l'Istituto per le opere di religione, la banca vaticana più conosciuta come Ior, si defila dall'Ambroveneto e coglie l'occasione del prossimo aumento di capitale, che servirà per l'alleanza con la Cariplo, per «diluire» la partecipazione «storica» del 2,24% nell'istituto guidato da Giovanni Bazoli e sorto dalle ceneri del vecchio Banco Ambrosiano. Autorevoli fonti dello Ior, interpellate dall'agenzia Radiocor, hanno spiegato che «nessuna richiesta è stata presentata allo Ior per partecipare all'aumento di capitale» che si preannuncia particolarmente corposo. «Perciò non è stata fatta alcuna valutazione da parte dell'Istituto. Tuttavia - aggiungono le stesse fonti - la nostra strategia è di non intervenire nel sistema bancario italiano e internazionale. La quota in Ambroveneto è una partecipazione storica che è ferma da anni al 2,24% e che per il 2,14% è data in usufrutto alla finanziaria Mittel. Non è un problema per noi se, in seguito all'aumento di capitale dell'Ambroveneto per l'alleanza con la Cariplo, tale quota dovesse diluirsi». «Lo Ior - spiegano le stesse fonti dell'istituto ha fatto da tempo la propria scelta di non acquisire partecipazioni nel mondo bancario italiano e internazionale». Quella in Ambroveneto, fanno capire, è solo un residuo del passato.

Persone citate: Giovanni Bazoli, Luigi Arcuti

Luoghi citati: Roma