Il gattino virtuale muore, lei sviene

Il gattino virtuale muore, lei sviene Chieti, colta da malore mentre passeggiava con un'amica. I genitori: colpa dello stress per esami Il gattino virtuale muore, lei sviene Ragazzina di 15 anni, stava usando il gioco giapponese CHTETI. Era a passeggio in centro e quando dall'amica ha saputo che il suo gattino virtuale che le aveva affidato era morto, è svenuta. Non era stato «curato», i sensori del piccolo videogioco lo hanno rilevato e il micetto è morto. E' una liceale di 15 anni la prima presunta vittima a causa della morte del suo Tamagotchi, un gattino della famiglia di animali elettronici giapponesi. I familiari della ragazza, che è ancora ricoverata in ospedale, hanno però fatto sapere che «quel gatto non c'entra nulla con il malore accusato dalla studentessa. E' svenuta - ha detto la madre - perché stressata da una settimana di compiti in classe e di interrogazioni di fine anno». Ma sarebbe stata proprio la ragazzina, che frequenta la quarta ginnasio, a dire ai medici del «118» che l'avevano soccorsa, che sì, c'era rimasta male quando ha saputo che il suo gattino virtuale era morto per incuria di chi lo teneva in affidamento. Il videogioco della studentessa è una variante del più blaso- nato Tamagotchi. Un portachiavi a cristalli liquidi con alcuni tasti che danno impulsi «vitali» ad un gattino che per sopravvivere cerca amore, cure e conforto. Quello utilizzato dalla ragazza di Chieti è un gioco praticamente identico. La notizia ha subito alimentato una serie di reazioni a catena e l'interrogati¬ vo è se ci si trovi di fronte davvero ad una ragazza dalla personalità fragile, che è rimasta vittima di quel giochino, o piuttosto ad una normale studentessa stressata dalle fatiche scolastiche degli ultimi giorni. Probabilmente l'uno e l'altro. Nel senso che forse, in un momento in cui qualsiasi banalità poteva avere una eco rilevante, davvero la morte, virtuale, del gattino è andata a colpire oltre misura quella teenager. Sarebbe stata proprio la ragazza, comunque, a dire ai medici che «la crisi era stata scatenata da una reazione eccessiva alla morte del gattino virtuale». Ma i familiari insistono: «E' davvero assurdo - ha detto la sorella della studentessa - dire che è svenuta perché scossa dalla morte di quel gatto che aveva nel videogioco. Gatto, tra l'altro, che da quando è stato comprato quell'oggetto, è morto e resuscitato almeno tre volte. Non capisco perché debbano far passare mia sorella per una psicolabile. E' davvero un'eresia. Ci sono le interrogazioni di fine anno e per prepararsi mia sorella ha dormito davvero poco in questi ultimi giorni. E' sotto stress tanto che già sabato aveva accusato un malore a scuola durante l'ora di greco. E' stata portata in ospedale, le hanno somministrato una flebo e poi è tornata a casa». Roberto Ettorre

Persone citate: Roberto Ettorre

Luoghi citati: Chieti