Mori secondo ma è record

A Padova, ottima prestazione del livornese nei 400 ostacoli ATLETICA A Padova, ottima prestazione del livornese nei 400 ostacoli Mori secondo, ma è record Fiona May vince nel salto in lungo PADOVA Fabrizio Mori non si è fatto attendere. Dopo la convincente vittoria di giovedì sotto il diluvio del Golden Gala romano (48"34), ieri ha ottenuto il primato italiano dei metri 400 ostacoli. Il 28enne livornese, mancato biologo e oggi finanziere, ha infatti corso in 48"29, ritoccando così di 4 centesimi il record che gli apparteneva dal maggio dell'anno scorso. E, pur battuto dal quotato americano Bronson (48" 16), Mori ha offerto una prestazione eccellente. Padre camionista per conto delle Ferrovie dello Stato, mamma casalinga e un fratello dedito al canottaggio, Mori fin dalle scuole elementari aveva dimostrato vivacità al punto che la maestra invitò i genitori a portare questo bambino al campo sportivo per sfogare la sua irrequietezza. «Non credevo di andare così forte - dice Fabrizio -. Un vento contrario nei primi ostacoli mi ha infastidito e pensavo che non fosse giornata giusta. Anche il ritardo della gara per via dell'incontro di calcio di serie B Padova-Cosenza, non mi ha facilitato le cose. Bronson battuto da me a Roma è venuto a Padova per prendersi la rivincita e non ha fallito. Io ho reagito bene nel finale e ho preceduto Matete. Ora attendo con maggiore convinzione la Coppa Europa in programma tra due settimane». Indubbiamente l'ostacolista azzurro, 6° ai Giochi di Atlanta, è entrato in una nuova orbita. Lo ha capito a Roma e ieri ne ha avuto conferma. Ha ancora margini di miglioramento e ai prossimi Mondiali di Atene (1-10 agosto), potrebbe migliorare il piazzamento olimpico. Con Frinolli, che lo allena, deve correggere alcune note tecniche visto che la sua statura (1,78) non gli consente di tenere 13 passi tra un ostacolo e l'altro e lo costringe a fare 14 passi per poi passare a 15 nel finale. E' stata buona atletica quella ammirata nel Meeting Città di Padova che tra le tante cose ha offerto eccellenti gare di salto in lungo. Su due pedane, in contemporanea, il cubano Ivan Pedroso è arrivato a 8,63, miglior misura mondiale dell'anno, e Fiona May a 6,98 con l'aiuto del vento e ad un sempre eccellente 6,89 senza vento. Non è riuscito a vincere invece il 22enn$ padovano Andrea Longo negU 800: a precederlo sul traguardo sono stati il cubano Tellez, stella mondiale, con l'45" e anche D'Ureo (1 '45"35) che lo ha preceduto di un centesimo. Discreto il rientro sulle siepi di Lambruschini, finito terzo (5'28"04) sulla distanza dei 2000 metri preceduto dal marocchino Sahere (5'23"14) e dal keniano Bargentuny. Bene Stewart nei 100 (10"11) e nella prova femminile la McDonald (11 "21), entrambi giamaicani. Baldini nei 3000 è tornato alla pista che non frequentava dai Giochi di Atlanta, avendo privilegiato la corsa su strada: è finito 5° in 7'55"08. La vittoria è andata al keniano Bett con 7'48"25. Attilio Monetti