Paura per Cammarata di B. B.

Paura per Cammarata Paura per Cammarata Sviene e finisce all'ospedale LECCE DAL NOSTRO INVIATO Dramma a lieto fine per Fabrizio Cammarata. Quando ormai mancavano un paio di minuti al termine della partita con il Lecce, per una violenta testata di Palmieri l'attaccante torinista è svenuto e, in stato commotivo, è finito in ospedale. La diagnosi parla di trauma contusivo parietale sinistro. In serata, dopo una Tac che ha escluso complicazioni, è stato dimesso. A fine gara, Cravero era ancora turbato dalla scena cui aveva assistito: «Cammarata aveva gli occhi rovesciati. Non vorrei mai più assistere a brutti episodi che, con il calcio, non hanno nulla a vedere». Lo stesso Lorieri aveva inveito contro Palmieri, troppo focoso negli interventi, anche se quello su Cammarata era stato fortuito. «Si è trattato - ha raccontato Palmieri - di un incidente di gioco avvenuto mentre entrambi saltavamo per cercare di colpire di testa il pallone. Dopo lo scontro ho visto Cammarata cadere a terra con gli occhi sbarrati. E' stato allora che ho avuto una gran paura. Sono stati attimi interminabili che sono passati solo quando ho visto Fabrizio cominciare a muovere la testa e le gambe. Nonostante ciò non me la sono sentita di concludere l'incon¬ tro». Un bel gesto l'ha compiuto anche Tiziano De Patre, espulso con Scarchilli al 13' della ripresa. Il centrocampista, dopo aver dato in escandescenze, sulla scaletta del sottopassaggio, facendo accorrere accompagnatori, rincalzi, il quarto uomo, per timore di una rissa con Scarchilli, negli spogliatoi è andato a scusarsi con il granata: la squalifica gli impedirà di giocare a Cese- na, in una gara decisiva - ha spiegato -, e per questo motivo ha perso il controllo. Scarchilli ne ha preso atto e gli ha stretto la mano. Vieri era soddisfatto della prestazione offerta dal Toro che, pur non avendo più motivazioni, non si è risparmiato: «Era una gara calda, per il clima esterno e per quello dentro il campo. Il Lecce ha vinto e gli auguro la serie A. Se la merita non saprei dirlo. Noi non l'abbiamo meritata. Peccato per l'errore di Cevoli nell'azione del gol leccese. E peccato per l'errore giovanile commesso da Sommese. Peccato, soprattutto, non avere avuto un Cravero così per tutto il campionato». Per Ventura una vittoria importantissima: «Volevamo i tre punti e li abbiamo ottenuti. Ora dovremo recarci a Cesena e lì sapremo se riusciremo a centrare la serie A». Saranno altri novanta minuti di sofferenza per un Lecce che era stato protagonista del girone di andata e che poi ha avuto alti e bassi nel ritorno, senza però uscire dalla corsa per la promozione. Una corsa che è ormai vicinissima al traguardo. [b. b.]

Luoghi citati: Cesena