La rifondazione che vuole Capello parte da Kluivert

La rifondazione che vuole Capello parte da Kluivert I ROSSONERI E' l'ora del turn-over La rifondazione che vuole Capello parte da Kluivert Sulle macerie di una stagione da cancellare, Fabio Capello è chiamato al compito più ingrato della sua rapida carriera di tecnico vincente. L'allenatore ricordava, prima di partire per la parentesi madrilena, un Milan scricchiolante. Si ritrova una squadra da rifondare. E nella quale non può più contare neppure sui muri maestri, a cominciare da quel Franco Baresi deciso a chiudere la sua esperienza di calciatore nel Milan, forse addirittura il mestiere di giocatore in assoluto. Con lui abbandonano le postazioni gli altri senatori Eranio e Tassotti e persino la meteora Dugarry. E' vero che Berlusconi non ha badato a spese, dotando Capello di varie alternative, a cominciare dal fluidificante tedesco Ziege e dal poderoso stopper Bogarde, nonché dal bravo portiere piacentino Taibi in grado di sostituire tra i pali Rossi. Certo, se Maldini si decidesse a giocare da centrale difensivo forse metà dei problemi sarebbero risolvibili. In caso contrario la coppia Costacurta-Bogarde è una vera incognita. Risalendo lo schieramento, Capello avrà già individuato (anzi appositamente scelto) nel francese Ba il suo Donadoni della situazione. E davanti pos- siede con l'olandese Kluivert l'implicita risposta al colpo Ronaldo dei cugini interisti. Crescono a dismisura i campioni destinati al precariato. Da Savicevic a Boban, da Baggio a Simone. Ai quali si aggiungeranno i nuovi arrivi Andersson, Moriero, Maini e forse il rientrante Lentini. Capello ha dimostrato nelle passate stagioni rossonere di sapersi disimpegnare facilmente nel turn over. Ma questo non è più il Milan che vinceva tutto, è una squadra impegnata in una lenta e, sicuramente, non facile, risalita delle posizioni rapidamente perdute in questa annata. E' Kluivert la risposta rossonera al brasiliano Ronaldo dell'Inter