Souness col Toro amore a prima vista

Positivo incontro tra i dirigenti granata e lo scozzese, che ha già sostenuto le visite mediche Positivo incontro tra i dirigenti granata e lo scozzese, che ha già sostenuto le visite mediche Souness, col Toro amore a prima vista Sarà, con Menotti, Vunico nuovo tecnico straniero PORTOFINO DAL NOSTRO INVIATO D'accordo che il calcio è miniera inesauribile di meraviglie, però s'era mai visto un condottiero del pallone che arriva dal mare sbocconcellando una mela? No, almeno sino a ieri quando, alle 9,15, a Portofino è sbarcato il nuovo (al 99 per cento) allenatore del Torino: Graeme Souness. Con lo stagionato argentino Luis Cesar Menotti (ingaggiato dalla Samp) e gli immarcescibili Eriksson, ora passato alla Lazio, e Zeman, trasferitosi alla Roma, lo scozzese rappresenterà l'esigua pattuglia straniera dei tecnici: pattuglia ben nutrita nello scorso campionato, poi decimata dai fallimenti di Tabarez, Perez, Lucescu, Bianchi. Fallimenti che non hanno spaventato Samp e Torino, anzi. Così tanto Mantovani ha inseguito El Flaco carico di gloria antica (il Mundial '78), quanto Vidulich e C. (oltre a Regis Milano) fortissimamente vogliono l'uomo di Edimburgo. Souness è su una pilotina della Sea Goddess (Dea del mare), la nave da crociera che nella notte, proveniente da Montecarlo, ha buttato l'ancora nella rada, duecento metri dal molo dove attende Renato Bodi, giovane direttore generale granata, con la bella moglie Domitilla. Pantaloni scuri, camicia a quadretti blu, occhiali da sole, baffo e capello curati, lo scozzese sorride e fa ciao con la mano sinistra alla coppia e addenta il pomo verde che tiene nella destra. Accanto ha la bionda moglie Karin (di nome e di fatto): una volta sul molo, abbracci, baci e risate con Bodi e signora. Poi, via con l'auto del dirigente. Indovinate un po' qual è la meta? TSTo, non sforzatevi, non l'azzecchereste mai. E' Torino: Souness è visitato dal dottor Campini (ecco perché il medico ha saltato, ed è un avvenimento, la trasferta di Lecce). Il nuovo (sempre al 99 per cento) generalissimo del Torino ha tre by-pass, via fax aveva già mandato a Campini tutta la documentazione clinica, il controllo è un di più voluto dal club, anche alla luce delle previste normative sanitarie. Per fare subito piazza pulita di illazioni, dubbi e eventuali sarcasmi sui by-pass del tecnico, ricordiamoci che Cruyff il Grande, vincitore di tutto con il Barcellona, ne ha addirittura uno in più. Dopo il controllo, a pranzo con Bodi e Vidulich in collina. A tavola sono stati messi i puntini sulle i del futuro matrimonio Souness-Torino. Lo scozzese s'è fatto un'idea di che cos'è la squadra attuale, ha visionato le cassette di una decina di partite, lo spettacolo non sembra averlo troppo avvilito anche perché dai nuovi datori di lavoro ha avuto garanzia di una rivoluzione. Al riguardo, radio mercato sussurra che Graeme vorrebbe portare con sé due o tre inglesi, addirittura che pretenderebbe l'assunzione di un veterano che fu libero nel Glasgow Rangers quando lui, dall'86 all'89, era giocatore e allenatore. Souness ha ribadito: «Mi stanno bene i vostri programmi e gli acquisti che state concludendo». Zonista? Italianista? Ad ascoltare il condottiero venuto dal mare «non c'è problema, non sono maniaco dei moduli, adatto la squadra ai giocatori, deciderò con loro. Una preferenza ce l'ho: il 5-3-2; Però il modulo è sempre figlio delle ca- ratteristiche dei ragazzi». Souness non ha preteso l'assunzione di collaboratori di sua fiducia, costume della maggior parte dei tecnici, italici e stranieri (vedere Menotti, ad esempio, che s'è portato preparatore atletico e vice). Il vice sarà Camolese, che lo scozzese conosce solo dalle parole di Bodi. «Lui mi spiegherà la B, la non conoscenza del calcio cadetto non è un problema. Anche in Turchia non sapevo nulla e poi ho subito vinto la Coppa e sfiorato lo scudetto con il Galatasaray». Ha dimostrato d'avere memoria d'elefante, molto in inglese e un pochino in italiano ha ricordato a Vidulich che «al Toro feci un gol in una partita che finì 2-2, tra i granata c'era Junior». Cose del 28 ottobre 1984, la prima delle due stagioni vissute dal Nostro al servizio della Sampdoria «con cui conquistai la Coppa Italia, allenatore era Bersellini». L'italiano di Souness è alquanto approssimativo: «Lo parlo adesso dopo 11 anni, se le cose vanno come devono lo reimparerò per essere già in grado di cavarmela nel ritiro». Dopo il pranzo, via di nuovo, a tutto gas, per Rapallo e di qui, sulla barca di Bodi, alla nave che alle 18 è salpata per la nuova tappa della crociera mediterranea: Porto Cervo. Il simpatico Graeme (se la bravura è pari alla simpatia farà sfracelli) s'è congedato così: «Sabato il mio tour finisce a Venezia, domenica sarò a vedere il Toro contro il Ravenna». Verrebbe da dirgli «poverino». Però, forse, quando si vede il peggio poi s'è vaccinati... Arrivederci, dunque, al condottiero venuto dal mare sbocconcellando una mela. Claudio Giacchino TOToeaiéio PARTITE BELU8-6-1997 aquadra 1a oquodrn 2* 1 Caslel di Sangno Pescara ■A 2 Empoll Cesena A 3 Foggia Barl X 4 Lecoe Torino A 5 Lucchese Cremonese -HI 6 Padova Cosenza X 7 Palermo Chlevo Verona A a Ravenna Genoa X 9 Reggina Brescia X 10 Venezia Salernitana X 11 Brescello Monza 2 12 Ancona Giulianova A 13 Benevento Catanzaro A Montepremi L. 9.426.011.474 Ai 901 13 L. 5.230.000 Ai 18.490 12 L. 253.600 PARTITE DEL 15-6-1997 squadra 1 • squadra 2* Bari Brescia Cesena Castel di Sangro Venezia Lecce Chievo Verona Cosenza Cremonese Foggia Lucchese Empoli Genoa Pescara Salernitana Palermo Padova Reggina Torino Legnano Jesi Lamezia Ravenna Verbanla Narnese Ragusa 1 - 4 - 5 -13 -17 -18 - 20 - 28 Montepremi L. 9.097.739.980 Ai 6 8 L. 606.515.000 Ai 961 7 L. 2.837.000 Ai 38.636 6 L. 70.000