Del Piero fa il Ronaldo

Nel torneo francese il riscatto della Nazionale di Maldini Nel torneo francese il riscatto della Nazionale di Maldini Del Piero fa il Ronaldo Italia-Brasile, sei gol e spettacolo LIONE DAL NOSTRO INVIATO Leggetela come vi pare, BrasileItalia tre a tre, Del Piero-Ronaldo due a uno, le strabilianti serpentine di Denilson, l'eroica resistenza di Pagliuca, Costacurta, Albertini. Vi resterà sempre dentro, nel cuore, negli occhi, nella testa. L'eterna favola delle cicale esagerate e delle formiche laboriose ci ha offerto una notte di calcio d'altri tempi, molto vicina, come impatto emotivo, alla celeberrima Italia-Germania quattro a tre di messicana memoria. Poco importa (almeno a noi) che il risultato consegni il torneo di Francia a quell'Inghilterra che mercoledì sera, a Nantes, aveva passeggiato festosa tra le nostre rovine. E pazienza se, adesso che il cielo di Lione non è più solcato dai luminosi traccianti di un arsenale straordinario, una lettura più serena del tabellino ci inchioda al cospetto di un doppio vantaggio strenuamente difeso, ma non preservato (2-0,3-1). Dimenticare l'auto-palo di Costacurta e la traversa di Roberto Carlos non sarebbe corretto. Per un'ora, quella che doveva essere una squadra di cadaveri è stata viva e incisiva. Questione di orgoglio, e di forze fresche: Cesare Maldini ha azzeccato le correzioni a pie di lista (sei cambi, rispetto alla formazione della prima uscita: Pagliuca, Panucci, Maldini jr., Lombardo, Vieri, Del Piero al posto di Peruzzi, Ferrara, Benarrivo, Di Livio, Casiraghi, Zola) e gli arrangiamenti in corsa (Inzaghi). Siamo crollati nell'ultima mezz'ora, complice anche l'infortunio di Dino Baggio, ma di fronte c'erano i campioni del Mondo: ed è un rilievo, questo, che attenua la delusione per la mancata vittoria (troppa grazia). Le pennellate di Del Piero. Le sgommate di Ronaldo. La classe pura e devastante del giovane Denilson. Le stelle non sono state a guardare. Al contrario, hanno illuminato e indicato la strada. Del Piero, prendendo di petto la difesa brasiliana; Ronaldo, confermandosi una pantera in perenne agguato, marcato a zona o a uomo che sia (ma a uomo è meglio, garantito); Denilson, sfoggiando un repertorio che solo i fuoriclasse hanno nel sangue. L'Italia non si è mai seduta su alibi e scarabocchi. Ha addentato Ronaldo (con Cannavaro, con Costacurta, con chiunque lo inquadrasse nel suo radar), ha dato tutto quello che aveva. Senza mai rinunciare al gioco, se non quando il motore si è spento, o è stato spento dai funambolici avversari. E così, la rivincita che nessuno voleva ci ha regalato una partita da custodire gelosamente nell'album di famiglia. Questo è il calcio, se lo si esplora con gli strumenti del cuore e del carattere. Roberto Beccanti** A Lione gli azzurri avanti di due reti si fanno raggiungere Ha esordito Inzaghi A Lione un'altra emozionante sfida fra gli azzurri e i brasiliani Sopra, Del Piero, autore di un gol di testa e di un calcio di rigore (a lato, Cannavaro e Albertini abbracciano l'attaccante della Juve) Sotto, Ronaldo: una rete stupenda e alcuni pericolosissimi spunti

Luoghi citati: Brasile, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Lione