Carla Fracci a Milano con le divine di Luigi Rossi
Domani al Lirico Domani al Lirico Carla Fracd a Milano con le divine MILANO. Carla Fracci torna a Milano e non soltanto per il recital di domani al Lirico nel cinquantenario del Piccolo Teatro. Il suo distacco dall'Arena di Verona danneggerà soltanto l'ente lirico, che rischia di restare senza corpo di ballo, ma non pregiudica la longeva carriera della stella. Dopo il tortuoso annuncio che la privava dell'incarico veronese, molti teatri le hanno offerto scritture per la prossima stagione. Tra essi l'Opera di Roma, il San Carlo di Napoli e la Scala che ha fissato per lei recite estive di «La vedova allegra», il balletto di Hynd che tornerà in luglio nel cortile del Castello Sforzesco. In futuro si parla anche di una sua compagnia che raccoglierà i migliori elementi del corpo di ballo areniano, a questo punto a rischio. La Fracci è comunque impegnata all'Arena ove il 4 luglio aprirà la stagione con le danze del «Macbeth» di Verdi, coreografia di Gheorghe Iancu, suo partner anche in «Vedova allegra». La serata di domani al Lirico costituisce un inedito dedicato a due «divine» da lei predilette: Isadora Duncan e Eleonora Duse. Lo spettacolo è in due parti-omaggio: nella prima Virginio Gazzolo reciterà pagine del «Fuoco» di D'Annunzio nelle quali, con le parole della Foscarina, si rievoca la prima interpretazione di Eleonora nel ruolo di Giulietta all'Arena di Verona. La parte dedicata alla Duncan si ispira al racconto di Alberto Savinio in «Narrate uomini la vostra storia», nel quale si favoleggia della gelosia di Apollo per le danze «greche» della Duncan. Si ricorrerà a frammenti di «Apollon Musagète» di Balanchine-Stravinski interpretati dalla ballerina Simona Mangani con Alessandro Molin. Poi la Fracci interpreterà la ricostruzione curata da Millicent Hodson di 5 danze della Duncan, una delle quali inedita, che rievoca la tragica morte dei figli della danzatrice. Rivedremo la «Patetica» di Beethoven, «L'Internazionale» e la commovente «Ave Maria» di Schubert con il finale della sciarpa rossa che la strangola come avvenne a Nizza nel '27. Luigi Rossi
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