Fonit-Cetra Il «tesoro» della Rai muore per asfissia

Fonit-Cetra Fonit-Cetra // «tesoro» della Rai muore per asfissia i A tattica sembra la stessa, ed è stata già dispiegata per eliminare tre delle quattro orchestre Rai: lentamente, I J ma con scienza, sta morendo per SÈI asfissia la Fonit-Cetra, l'etichetta discografica di cui la televisione pubblica è azionista al 100%. Le recenti dimissioni dell'amministratore delegato Carlo Latini hanno esasperato la crisi. Da gennaio, per iniziativa del consiglio di amministrazione di viale Mazzini, alla Fonit è vietato intraprendere qualsiasi nuova produzione, le uscite già programmate procedono al rallentatore e con investimenti così magri da pregiudicarne la qualità: dischi senza note di copertina, impaginazioni difettose, distribuzione episodica, promozione quasi assente. «Lavoro come in un acquario», dice Francesco Fanna, da un anno consulente artistico per il settore classico. «Nessuno mi ha chiesto un rendiconto dei progetti relativi al nostro archivio come delle nuove iniziative». Le notizie ai 70 dipendenti filtrano vaghe: «Sentiamo parlare di vendita già effettuata, o irnminente. Anzi di svendita, dopo aver fatto di tutto per abbattere il valore di mercato», dicono i sindacati. La Fonit possiede tesori inestimabiìi: non c'è artista, dalla Callas a Celibidache, dai giovani Abbado e Muti, a Michelangeli, che non abbia registrato per le orchestre Rai e non sia dunque disponibile per edizioni con quell'etichetta. Per rintracciarle, gh appassionati hanno a lungo approfittato delle incursioni di altri discografici che predavano quei nastri e li commercializzavano. Un fenomeno di autolesionismo a cui la Rai sembrava aver finalmente deciso di reagire (premiata anche da un referendum tra la critica specializzata che ha ritenuto l'incisione dell'Angelique di Jacques Ibert effettuata dalla Fonit al Massimo di Palermo la migliore novità operistica del '96). Adesso, questa svolta, di cui si vorrebbero almeno conoscere le motivazioni reali. ls. cap.]

Persone citate: Abbado, Callas, Carlo Latini, Celibidache, Francesco Fanna, Jacques Ibert, Michelangeli

Luoghi citati: Palermo