Carlo rimproverato «Non va in chiesa» di Fabio Galvano

Mozione di censura del Sinodo anglicano BUCKINGHAM PALACE Mozione di censura del Sinodo anglicano Carlo rimproverato «Non va in chiesa» LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Bacchettate sulle dita, dalla Chiesa anglicana, per il principe Carlo. La sua colpa è di non andare in chiesa la domenica; una colpa, peraltro, di cui sono accusati anche i suoi fratelli Andrea ed Edoardo e la sorella Anna. Le sue visite, ritiene qualcuno, sono troppo infrequenti: abbastanza da giustificare una mozione di censura che sarà discussa, il mese prossimo, al Sinodo generale in programma a York. «In questo decennio di evangelismo - recita l'intervento di Philip Gore, membro laico del Sinodo proveniente dalla diocesi di Manchester - quale attenzione è stata data a incoraggiare i membri della famiglia reale e le personalità politiche a partecipare ai servizi religiosi domenicali?». Dietro quell'accusa generica, però, è chiaro che l'obiettivo è Carlo. Il reverendo John Hawthorne, vicario di Tetbury la cui chiesa è la più vicina alla casa di Highgrove del principe, ha rivelato che l'ultima comparsa di Carlo nella sua chiesa risale a febbraio. Sono vane le proteste dei collaboratori di palazzo. Il principe di Galles, dicono, va anche in altre chiese del Gloucestershire. Ma in questo periodo Carlo non gode di buona stampa. Da tempo si è inimicato, con la sua pubblica confessione .di adulterio, le alte sfere della Chiesa d'Inghilterra: le stesse che già lo guardavano con sospetto, quale futuro governatore della Chiesa, dopo la sua dichiarata intenzione di voler essere non «difensore della fede» ma «difensore di fede», un'espressione con cui il principe si era autonominato paladino di tutte le religioni del reame, islamismo compreso. Il malcontento è contagioso. E infatti anche Robin Woods, ex vescovo di Worcester ed ex cappellano della regina è entrato a piedi giunti nella polemica accusando i quattro rampolli di Elisabetta di dare il cattivo esempio. «La loro assenza è estremamente triste - ha detto -. Mi è sempre stato impossibile educarli su questo punto. Non hanno mai accettato il mio consiglio pastorale e non erano neppure troppo contenti quando ci provavo». H clero sottolinea impaziente che persino nelle cappelle private - quella di Buckingham Palace o le due di St. James's Palace - i membri della famiglia reale si fanno vedere raramente: «Sovente non compaiono per mesi». «E' un malinteso, il principe frequenta regolarmente i luoghi di culto, qui e all'estero», ha detto ieri una sua portavoce. E Buckingham Palace, tanto per chiarire la situazione, ha fatto sapere che Elisabetta, sua sorella Margaret e la regina madre vanno regolarmente in chiesa: «La so vrana è una convinta cristiana e, dovunque sia, va in chiesa la domenica». Imbarazzati, i vescovi tacciono invece sul governo. Blair, anglicano, va regolarmente in chiesa, ma in quella cattolica della moglie Cherie. Fabio Galvano

Persone citate: Carlo, John Hawthorne, Philip Gore, Robin Woods

Luoghi citati: Galles, Manchester