Coerenza di Sandro Cappelletto

Scelte coraggiose di un artista Scelte coraggiose di un artista Coerenza LE sue azioni portano sistematicamente pregiudizio al prestigio dell'Urss». L'anatema del Pcus colpisce Mstislav Rostropovich nel '78. A quel tempo aveva lasciato il suo Paese da quattro anni, quando ormai ogni margine di mediazione era consumato tra il potere e il musicista che aveva dichiarato solidarietà a Solzenicyn, denunciato i gulag, detto che gli artisti non possono tacere se tace la libertà. Anni dopo, Gorbaciov gli chiese di non continuare a dimenticare la propria terra; tornò, suonò a Mosca prima di sedersi, solo, di fronte al Muro di Berlino per contribuire anche col suo violoncello a sgretolarlo. Gesti, non musica, ma è diffìcile dimenticarli: ogni protagonista è anche l'immagine che ha costruito attorno al proprio professionismo. Quando suona, ancora oggi, mentre festeggia i settant'anni, il corpo di «Slava» diventa la sagoma di un disarticolatopupazzo, che sembra voler aderire a quella sua anima di legno e di corde di budello, appendice di sé. Stupisce ancora l'agilità, l'ardore, la forza dell'emissione, la tenuta del cantabile, la duttilità del fraseggio, il repertorio onnivoro, mentre lo si ascolta avvinghiato al suo Stradivari uscito dalla bottega di Cremona nel 1711 e già appartenuto a Jean-Pierre Duport e Auguste Joseph Franchomme. Ha scritto Sciostakovich, suo maestro al Conservatorio di Mosca: «Qualunque cosa suoni Mstislav, è sempre l'espressione intensa, chiara, possente, del nostro tempo che ascoltiamo. E' sempre l'interpretazione di un uomo di oggi». Non poteva far altro che il musicista. Figlio e nipote di violoncellisti, comincia a maneggiare le'note non con l'archetto, ma sulla tastiera, che all'età di quattro anni la madre gli schiude davanti. A otto, è allievo della Scuola Centrale di musica dell'Unione Sovietica. Nel 1942 dà il primo concerto, vigilia di concorsi vinti - Mosca, Praga, Budapest -, dei dischi incisi prima che l'Occidente lo scopra, grazie a un concerto in Germania nel 1964. Non smetterà più di corteggiarlo. Il matrimonio con una cantante quale Galina Visnevskaia accentua il suo interesse per l'opera e la direzione d'orchestra, mentre Emil Gilels, Leonid Kogan, Sviatoslav Richter, Yehudi Menuhin diventano, via via, i suoi prediletti compagni per la musica da camera. I musicisti contemporanei gli hanno dedicato oltre sessanta brani, in prima esecuzione. Li ha accontentati tutti. Sandro Cappelletto

Persone citate: Auguste Joseph, Emil Gilels, Gorbaciov, Leonid Kogan, Mstislav Rostropovich, Solzenicyn, Sviatoslav Richter, Yehudi Menuhin

Luoghi citati: Berlino, Budapest, Cremona, Germania, Mosca, Praga, Unione Sovietica, Urss