Sale e tabacchi ai privati

Sale e tabacchi ai privati li Senato dice addio al Monopolio e annuncia un giro di vite alla pubblicità delle sigarette Sale e tabacchi ai privati E basta spot sul fumo in Formula uno ROMA. Monopoli di Stato addio, arriva l'Ente tabacchi. L'assemblea di Palazzo Madama ha approvato ieri mattina in prima lettura il disegno di legge che istituisce l'Ente Tabacchi Italiani. Il provvedimento, presentato dal ministro delle Finanze Visco, è stato approvato a maggioranza, con l'astensione di An e Ccd, e va alla Camera per l'approvazione definitiva. Il ddl istituisce l'Ente Tabacchi Italiani, ente pubblico economico che svolge, dalla data di insediamento del consiglio d'amministrazione, le atlività produttive e commerciali j;ia attribuite all'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, con esclusione delle attività riguardanti il Lotto e le lotterie. Non prima di 12 mesi e non oltre 24 mesi dall'entrata in vigore della legge è disposta la trasformazione dell'ente in una o più società per azioni. Dal momento della istituzione dell'Ente Tabacchi Italiani il personale giii appartenente all'Amministrazione dei Monopoli di Stato è inserito in un ruolo provvisorio a esaurimento del ministero delle Finanze e distaccato temporaneamente presso l'Ente. I Monopoli si avviano verso la privatizzazione con un utile amministrativo di 200 miliardi e i nuovi vertici della società puntano ad una modernizzazione degli impianti con una previsione di investimenti che quest'anno potrebbe raggiungere i 50 miliardi di lire. Lo afferma il neodirettore generale dei Monopoli, Vittorio Cutrupi, che da meno di un mese ha preso il posto del «dimissionato» Del Gizzo alla guida di questo dipartimento sui generis del ministero delle Finanze. Un dipartimento che fattura 30 mila miliardi l'anno, 19 mila dei quali dai tabacchi (13.680 miliardi si trasformano però in entrate fiscali) e 11 mila dal Lotto e dalle lotterie. «I Monopoli - spiega Cutrupi - sono ora un'azienda piii snella anche se molto è ancora da fare. I dipendenti sono ora 9900 contro i 25 mila di sette anni fa. Abbiamo comunque 18 manifatture, 4 saline e 6 direzioni compartimentali che si occupano dell'acquisto e della coltivazione del tabacco». La grande sfida da raggiungere è quella della modernizzazione dell'azienda per la quale sono previsti quest'anno circa 50 miliardi di investimenti, autofinani ziati (grazie anche a 400 miliardi di incremento patrimoniale), per l'acquisto di nuovi macchinari. «L'obiettivo - afferma Cutrufi - è quello di risanare l'azienda per renderla appetibile». Il direttore generale dei Monopoli è convinto che, a differenza degli Anni 60, nei quali c'era l'imperativo della produzione polverizzata in tante manifatture, oggi «invece si punta a grandi stabilimenti, come la Philip Morris ha fatto in Olanda». La privatizzazione comunque porterà fuori dai Monopoli, in un apposito Ente Tabacchi, le manifatture: all'ente rimarrà invece la gestione del Lotto e delle lotterie oltre al controllo fiscale sul tabacco. Sarà quindi privatizzata la produzione di tabacchi, cioè il «cuore» dell'azienda. Ma per il fumo c'è un'altra sorpresa. Il Senato ha introdotto nel disegno di legge anche il divieto per «ogni forma di propaganda pubblicitaria, compresa ogni forma, anche indiretta, di promozione e sponsorizzazione, di qualsiasi prodotto da fumo». E per i trasgressori sono previste sanzioni amministrative dai 50 ai 500 milioni. Nel provvedimento è spiegato che il divieto «vale anche per la formula uno e per altre manifestazioni sportive», [r. e. s.] Il ministro Vincenzo Visco Una pubblicità di sigarette

Persone citate: Cutrupi, Del Gizzo, Philip Morris, Vincenzo Visco, Visco, Vittorio Cutrupi

Luoghi citati: Olanda