«Benzina da 60 a 70 lire in meno»

Bersani: possibile ristrutturando la distribuzione CARBURANTI & PREZZI Governo e petrolieri concordi: serve un sistema più efficiente e concorrenziale nell'interesse di tutti «Benzina da 60 a 70 lire in meno» Bersani: possibile ristrutturando la distribuzione ROMA. Il prezzo della benzina potrebbe scendere di 60 o 70 lire il litro. Quando? Appena riorganizzata la rete distributiva dei carburanti. A dirlo è il ministro dell'Industria, Pier Luigi Bersani, che nelle prossime settimane sarà impegnato in una lunga trattativa, proprio per arrivare ad una nuova organizzazione del sistema distributivo di benzina e gasolio. E sulla possibilità di una riduzione del prezzo tra le 60 e le 70 lire è d'accordo anche il neopresidente dell'Unione petrolifera italiana, Pasquale De Vita: «E' un obiettivo che si potrà raggiungere quando ci saranno meno distributori e contemporaneamente sarà potenziata la qualità dei servizi offerti». In sintesi, spiega De Vita, oggi i petrolieri devono caricare sul prezzo del litro di benzina gli interi costi di gestione della stazione, quindi parlare di riduzioni è difficile. Se invece, come accade negli altri Paesi europei, sarà possibile ridurre questo gravame il prezzo diventerà molto inferiore. «L'importante aggiunge il presidente dell'Upi è partire con il piede giusto e muoversi molto rapidamente». Il via alle riduzioni è stato dato nel weekend di Pasqua scontando di 50 lire il litro il prezzo del carburante alle colonnine «fai da te» dei distributori Agip e Ip su autostrade e superstrade. Un'iniziativa, ha ricordato Bersani, che ha già portato ad una certa tensione sul sistema dei prezzi innescando un sistema di concorrenzialità e riduzione dei costi, le vere chiavi che possono portare a listini maggiormente regolati dal mercato. Ed è l'uni¬ co sistema possibile: «Noi non possiamo fare degli editti che fissano i prezzi - ha chiarito il ministro - possiamo solo introdurre concorrenza. Quindi stiamo lavorando in questa direzione». Riduzione di costi per rendere possibile maggior concorrenzialità, formula da cui deriva la possibilità di una riduzione fino a 60-70 lire il litro, ovvero il taglio ai prezzi indicato come auspicabile dall'Antitrust per portare i carburanti italiani alla media europea. «E' una cosa assolutamente plausibile - sostiene Bersani ma certo non possiamo prometterla agli italiani per domani mattina». La rivoluzione delle pompe di benzina pare comunque ormai alle porte, anche se, al di là delle reciproche dichiarazioni di disponibilità, resta parecchio da discutere. De Vita ha ricordato i prowedimenti del dicembre scorso, quando il governo ridus¬ se i tempi di versamento delle accise da parte delle aziende petrolifere: «Invece di andare alla ricerca saltuaria di normative ha commentato - che ci spingono oltre Europa e che gravano sui pochi settori affidabili del sistema economico, sarebbe meglio indirizzare le forze a colmare la distanza che in molti campi ancora ci separa dai nostri partner continentali». E Bersani risponde: «Certo, il governo ha dovuto toccare le tasche dei petrolieri, ma, considerati i guai finanziari che abbiamo avuto, credo che potremo essere perdonati». Ora però bisogna andare avanti, esorta il ministro, e De Vita è d'accordo: «Dobbiamo andare avanti per forza, abbiamo la rete di distributori più pletorica d'Europa e dobbiamo cambiarla nell'interesse di tutti». Vanni Cornerò De Vita: in Italia la rete più pletorica d'Europa Il ministro Bersani e (a Fianco) Pasquale De Vita (Unione Petrolifera)

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